Chi l’ha detto che il bike sharing funziona soltanto nelle grandi cittร ? Dal lancio nel 2013 Pisa traccia oggi un primo – e positivo – bilancio di CicloPi, che insieme agli altri servizi di noleggio diffusi in Italia, come BikeMi o Tobike per citare i piรน famosi, sono diventati un’offerta irrinunciabile per cittร sostenibili e attente alla vivibilitร degli spazi urbani. Con una flotta attuale di 170 biciclette prelevabili dalle 24ย stazioniย finora installate, il comune toscano ha registrato in pochi anni cifre eloquenti non soltanto sugli utilizzi, ma anche sul rispetto e sul buon utilizzo delle bici del sindaco.
All’incirca 5300 gli abbonati al bike sharing pisano. Trattandosi poi di un’importante realtร ย universitaria che conta oltre 50mila matricole, sono soprattuttoย i giovani a iscriversiย al servizio grazie anche al prezzo (25 euro per l’annuale) a loro riservato. Studenti e studentesse pisani che, in cifre, hanno presto raggiuntoย la maggioranza assoluta degli iscritti a CicloPi: quasi il 70% degli abbonati complessivi. Secondo poi l’Ufficio Bici dell’azienda della mobilitร cittadina Pisamo, che per la cronaca viene finanziato anche dai parcheggi a pagamento delle auto, gli utilizzi delle bici a noleggio hanno sfiorato il migliaio al giorno fra ottobre e novembre dello scorso anno.
Si parlava poi di buon utilizzo e di cittadinanza responsabile. Ebbene l’altro dato snocciolato dall’architetto Marco Bertini dell’Ufficio Bici di Pisa – e socio Fiab – parla in proposito di un’assenza di vandalismi e furti.ย “Un dato che non vogliamo assolutamenteย sottovalutare e che ci rende orgogliosi dei nostri abbonati.ย Perchรฉ vuol dire che i cittadini si sono davvero affezionati al bike sharing”. Servizio che nel comune vicino alla foce dell’Arno viene gestito da Bicincittร , attiva in piรน di 100 cittร italiane. Ma che proprio a Pisa, secondo quanto riporta la stampa locale, รจ diventato un veroย “fiore all’occhiello”ย per l’azienda con sede a Torino.
Tra i progetti per il futuro di CicloPi, che in passato ha ricevuto finanziamenti sia dalla Regione Toscana che dal Ministero dell’Ambiente, le intenzioni puntano ora a un’estensione della flotta e delle stazioni. Plauso anche da Fiab che ha riconosciuto gli sforzi del comune sui temi da sempre cari alla Federazione.ย “Noi diย Fiabย Pisaย – ci ha raccontato il presidente Carlo Carminati – non possiamo che essereย soddisfatti se il bike sharing ha successo. Ancor piรน se questo viene raggiunto grazie all’impegno di un nostroย socio“. Restano ora le criticitร dovuto al successo del servizio: il numero diย biciclette dovrร crescere in modo coerente al numero di stazioni per far sรฌ che la domanda venga sempre soddisfatta dall’offerta.