di Raffaele Di Marcello
E’ stato firmato il 28 maggio scorso, nella sede della Prefettura di Bologna il “Protocollo d’intesa per il contrasto ai furti di biciclette” che mette a rete forze dell’ordine, enti locali, associazionismo e cittadini per un impegno comune finalizzato una strategia complessiva e coordinata di prevenzione e contrasto del furto e della ricettazione di biciclette.
Firmatari del documento, con valenza triennale, oltre al Prefetto di Bologna Ennio Mario Sodano, il Comune di Bologna, nella persona del l’assessore comunale alla mobilità Andrea Colombo, e la presidente della Consulta della bicicletta Simona Larghetti.
Il fenomeno dei furti di biciclette a Bologna risulta particolarmente evidente in quanto interessa una città dove l’utilizzo delle due ruote a pedali, cresciuto del 30% in tre anni e arrivato a rappresentare il 10% della mobilità urbana, copre ormai trasversalmente gli spostamenti quotidiani da professionisti, lavoratori, pensionati, studenti e turisti.
Il Protocollo individua sei ambiti principali di azione, stabilendo per ciascuno una serie di impegni dei diversi soggetti firmatari: sensibilizzazione, acquisto e noleggio legale, marchiatura, sosta sicura, attività preventive e di contrasto e denuncia:
- Sensibilizzazione, per agire preventivamente sul piano culturale, trasmettendo il disvalore sociale e penale del mercato di bici rubate e stimolando il senso civico delle persone. Campagne di comunicazione, flash mob e altre iniziative, per invitare i cittadini a utilizzare catene e lucchetti adeguati, a marchiare le bici, a comprare solo mezzi di provenienza lecita, a presentare sempre denuncia in caso di furto, a chiamare subito le Forze dell’ordine nei casi di furti o ricettazioni
- Acquisto e noleggio legale di bici, disincentivando il ricorso al mercato nero. Sarà rafforzata l’iniziativa delle aste di bici usate a basso costo e sarà incentivato l’acquisto di bici elettriche
- Marchiatura antifurto, fondamentale per dissuadere i ladri, avere la certezza della proprietà del bene e restituire facilmente la bici ritrovata dopo un furto
- Sosta sicura delle biciclette negli spazi sia pubblici che privati
- Numerosi impegni sulle attività preventive e di contrasto
- Fare denuncia dei furti subìti, anche semplificando e velocizzando le modalità per presentarla. Sarà predisposto un modello-tipo di denuncia per furti di bici e sarà pubblicizzato il servizio di denuncia on-line di Polizia e Carabinieri.
Con il protocollo è stata presentata anche una iinedita indagine statistica sui furti di bici, basata sulle risposte di oltre 1.300 questionari, i cui dati rafforzano la necessità degli impegni assunti dalle parti con la firma dell’intesa. Ben il 50% degli intervistati ha subìto almeno un furto (4 su 5 in luogo pubblico e il 57% in pieno giorno), ma solo il 24% ha fatto denuncia e solo il 12% ha ritrovato la bici. Tra le contromisure più richieste, maggiori controlli di polizia contro i ricettatori (51%), insieme alla sensibilizzazione culturale dei potenziali clienti (36%), mentre 1/3 degli intervistati non sa che anche acquistare è reato, e un 18% ammette perfino di aver comprato una bici rubata.
(fonte Ministero dell’Interno)