«Stiamo facendo pressioni, anche grazie alle associazioni. Ci sono due milioni di euro congelati per il bonus cargo. Nella prossima Legge di Bilancio proveremo a metterci il carico: puntiamo a 4 milioni per investire sulla logistica di prossimità». Diego De Lorenzis, deputato del Movimento Cinque Stelle attivo nella Commissione Trasporti della Camera, ha spiegato a FIAB lo stato dell’arte di due bonus bici 2021 che, pur essendo legge, attendono ancora i decreti attuativi: stiamo parlando di quello che permetterebbe di rottamare un’auto o un motociclo e ricevere fino a 1500 euro da investire nell’acquisto di bici, monopattini, abbonamenti al tpl o a servizi in sharing; e poi del bonus cargo che, con un fondo da 2 milioni di euro, consentirebbe a PMI e micro imprese di accedere a un credito di imposta del 30% per l’acquisto di una cargo bike (anche a pedalata assistita).
«Oggi si parla molto di bonus bici, ma è un’idea che viene da lontano. La proposi nella Legge di Bilancio 2017. Venne bocciata. Poi l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha inserito la misura che tutti conosciamo nel Decreto Clima». Il bonus mobilità, quei famosi 500 euro che hanno spinto le vendite delle due ruote a livelli record mai visti da decenni, è stata una molla fondamentale per dare una prima scossa al cambiamento. Ma non può essere l’unica misura.
C’è un altro bonus bici di cui in pochi stanno parlando: quello che potrebbe concedere incentivi in cambio della rottamazione di un veicolo a motore. Il beneficio di questa misura è che non punta soltanto a diffondere la mobilità ciclistica. L’obiettivo, come spiega De Lorenzis, è ridurre il parco auto circolante. « Mi hanno chiamato da Confindustria ANCMA: ricevono un sacco di richieste da aziende i cui clienti ancora attendono di ricevere l’incentivo previsto dalla legge». Per questo è in corso un lavoro di lobbying sui ministeri coinvolti (dalla Transizione Ecologica all’Economia) per redigere i decreti attuativi necessari.
Fino a un anno fa tantissimi italiani si informavano sul bonus mobilità e su come richiederlo. Al deputato abbiamo infine chiesto se, a suo avviso, ci potrà essere una misura analoga a breve. «Non credo che il bonus dei 500 euro possa diventare strutturale, almeno non così come lo abbiamo conosciuto. Si potrà invece lavorare sulle detrazioni, magari in termini di welfare aziendale. Un’impresa, ad esempio, potrebbe essere detassata se mette a disposizione mezzi in sharing».