Pedoni, ciclisti e utenti quotidiani dei mezzi pubblici spendono il 40% in più rispetto agli automobilisti. Quello fotografato dal report di Transport For London, l’ente responsabile del tpl nella capitale britannica, è il beneficio economico che la mobilità attiva garantisce a negozi e a commercianti lungo quelle direttrici attrezzate per gli spostamenti alternativi all’automobile. Dalle ciclabili a un tpl competitivo rispetto al mezzo privato, i fattori per città e quartieri più vicini alle persone sembrano proprio non contemplare le quattro ruote che, come Fiab denuncia da tempo, inquinano i centri storici e rubano spazio pubblico agli utenti attivi della strada.
La ricerca pubblicata da Tfl raggruppa una serie di studi più e meno recenti sulla mobilità attiva a Londra. Nel 2018, ad esempio, è stato calcolato che ciclisti e pedoni si fermano, socializzano e animano piazze e vie il 216% delle volte in più rispetto agli automobilisti chiusi nei propri abitacoli. I dati confermano anche l’importanza della mobilità attiva per l’economia locale: chi raggiunge in media più volte ogni mese le aree bike friendly di Londra sono i ciclisti (16), i pedoni (12) e solo per ultimi gli automobilisti (8).
Continuando a spulciare i dati della ricerca di Transport for London emergono ancora altri scenari da cui prendere spunto per le nostre città. In Italia, ad esempio, sono già presenti diversi casi di incentivi economici al bike to work, che premiano i pendolari in bicicletta. A Londra risulta che dipendenti e lavoratori con una vita attiva, ovvero anche quelli che pedalano tutti i giorni, si ammalano il 27% delle volte in meno rispetto agli altri colleghi. La mobilità attiva può dunque contribuire a migliorare la salute delle persone: stando ai dati dell’OMS l’Italia è tra i paesi più sedentari al mondo con il 41% degli adulti che non fanno abbastanza attività fisica. Dallo studio di Transport for London emerge infine un altro dato eloquente sullo spazio che le automobili occupano nelle nostre città: un’auto occupa la stessa superficie di cinque ciclisti e di venti pedoni.