In attesa della prossima Bicistaffetta da Ventimiglia a Pisa, è arrivata la firma del Veneto al protocollo d’intesa con Fiab per l’inserimento della Ciclovia Adriatica nella rete ciclabile europea Eurovelo, quella che in parte hanno percorso gli ambasciatori del cicloturismo il settembre scorso risalendo da Termoli fino a Rimini per la 16esima edizione della Bicistaffetta.

Il 4 luglio la Giunta Regionale del Veneto ha approvato la stipula del documento che Fiab aveva di volta in volta proposto a tutti i politici incontrati lungo il percorso come primo passo per il riconoscimento di una rotta strategica per il cicloturismo sull’Adriatico. Per la Regione Veneto hanno parlato l’Assessore ai lavori pubblici Elisa De Berti e l’Assessore alla programmazione fondi UE Federico Caner. Entrambi convinti che il cicloturismo «costituisce uno degli elementi caratterizzanti lo sviluppo turistico» diffuso sul territorio.

Nel comunicato che ha elencato le motivazioni della firma da parte del Veneto del protocollo d’intesa per la Ciclovia Adriatica, il riconoscimento da parte della politica è andato anche al lavoro che Fiab svolge da anni «in molte Regioni» sui temi della mobilità ciclistica e del cicloturismo. Accolti i suggerimenti della Federazione in merito alle potenzialità di ciclovie come l’Adriatica dove gli itinerari lungo la costa in parte già realizzati ne suggeriscono numerosi altri «a pettine», «facilitando il raccordo costa-entroterra». Punto sul quale Fiab più volte è tornata per ribadire come gli investimenti sul turismo lento ricadano anche sul bike to work quotidiano.

Il Veneto si aggiunge così ad altre regioni che avevano già firmato il protocollo d’intesa per la Ciclovia Adriatica. La prima fu l’Abruzzo, a seguire l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e le Marche. Tutte incontrate dai rappresentanti Fiab, dalla Presidenza alle associazioni locali, con l’intento di allargare la mappa bike friendly dello stivale.