Codice della Strada, Fiab al Senato: priorità per l’utenza non motorizzata
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Obiettivo sicurezza: la riforma del codice della strada” è il titolo del convegno tenutosi a Roma il 9 dicembre 2014 presso Palazzo Giustiniani ed organizzato in primis dai senatori del PD, con la partecipazione dei referenti di altri gruppi, in vista dell’approvazione in commissione e quindi in aula del Disegno di Legge Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

 

In particolare la Camera dei deputati ha approvato il 9 ottobre 2014, un testo risultante dall’unificazione del disegno di legge n. 731 d’iniziativa dei deputati Velo, Meta, Mauri, Amoddio, Cardinale, Cimbro, D’incecco, Ermini, Fiano, Marantelli e Porta e del disegno di legge n. 1588 presentato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (LUPI). Il Disegno di Legge è pertanto attualmente in discussione al Senato con il n. 1638.

 

La giornata odierna era una giornata di studio. Preludio (ma anche base di partenza) alle audizioni che presumibilmente inizieranno a Gennaio (attualmente i lavori parlamentari ruotano intorno alla legge di stabilità). È presumibile pertanto una votazione del testo in Senato per febbraio-marzo con successivo ritorno alla Camera per l’approvazione definitiva.

 

La prima parte del seminario era la presentazione dei lavori da parte dei due relatori del provvedimento al Senato, ovvero dei sen. Daniele Borioli del PD e Vincenzo Gibiino di FI, con il coordinamento del Sen. Marco Filippi (capogruppo PD in 8° commissione) e l’intervento di Riccardo Nencini, viceministro PD ai trasporti.

 

La seconda parte invece vedeva gli interventi di quattro stakeholders invitati a presentare punto di vista, osservazioni e suggerimenti, ovvero Polizia di stato, ANCI, Associazione vittime della strada e FIAB.

 

Nel pubblico era presente l’on. Paolo Gandolfi, relatore del provvedimento alla Camera, che è stato invitato a fare una chiosa finale alla giornata. Nel pubblico c’erano anche rappresentanti ANCMA e Salvaciclisti.

 

In Allegato l’intervento del sen. Daniele Borioli.

 

Da segnalare l’intervento di Riccardo Nencini che ha evidenziato gli elementi ritenuti innovativi del provvedimento, ovvero:

  • l’obiettivo di sostanziale semplificazione del codice
  • lo sviluppo diffusione e coordinamento di banche dati
  • l’attenzione all’utenza vulnerabile della strada (n.b. ha preso piede il lessico da noi suggerito di sostituire il termine utenza debole con vulnerabile, come nel resto d’Europa)

ulteriori elementi sottolineati riguardavano: il coordinamento delle telecamere di rilevamento, il potenziamento dell’educazione stradale nelle scuole, un piano TPL differenziato per città, un’auspicata turnazione degli orari di inizio di scuole e uffici, l’applicazione del reato di omicidio stradale

 

Sono quindi seguiti i quattro interventi tecnici di cui riporto una sintesi ricavata dagli appunti presi.

 

Roberto Sgalla, Direttore centrale per le specialità della polizia di stato ha parlato dicendo di prendere esempio dal sistema autostrade per quanto concerne la sicurezza, si è riferito ai punti individuati come prioritari dal IV programma quadro europeo tra cui la protezione degli utenti vulnerabili, ha promosso lo sviluppo di strumenti quali scatole nere e affini, ha proposto di estendere i controlli in remoto e reimmatricolare i veicoli immatricolati all’estero e circolanti da tempo sulle nostre strade.

 

Giorgio Pighi, già sindaco di Modena e responsabile per l’ANCI del settore ha parlato del tema delle diverse “sicurezze” attinenti le amministrazioni comunali (stradale, lavorativa, alimentare, urbana, etc.). Ha quindi affrontato il dato dei proventi delle contravvenzioni, che attualmente resta sul territorio al 50%, chiederebbe che in futuro potesse arrivare al 100%, distribuiti tra controllo delle violazioni, attività di manutenzione e attività di potenziamento delle infrastrutture. Si è anche riferito ad una frazione da destinare all’utenza vulnerabile e ciclistica in particolare, senza però un quadro di insieme chiaro. Ha concluso asserendo che il sistema delle sanzioni deve essere proporzionato.

 

Giuseppa Cassaniti è Presidente dell’Associazione familiari vittime della strada. Per la precisione è una delle associazioni esistenti ed ognuna parla attraverso il suo fondatore in modo non coordinato con le altre (NdR). La sostanza del suo intervento è stata che anche un solo morto è troppo, a livello lessicale occorre dire di “fermare la strage” e non solo “ridurla” e quindi occorre rifarsi al principio di Visione Zero. Ha proposto una sorta di sanzione per le amministrazioni che non raggiungano gli obiettivi di riduzione incidentalità, sottraendo i proventi delle contravvenzioni; inoltre ha chiesto che i punti persi della patente vengano sottratti definitivamente, salvo poi correggersi chiedendo che ciò avvenga dopo un corso obbligatorio.

 

Sono quindi intervenuto io per FIAB. Secondo me occorreva evitare interventi generici, dato che siamo in una specifica fase legislativa, con un testo di legge già scritto, passibile di piccole modifiche (soprattutto  in negativo, timore espresso da Gandolfi) ed in particolar modo che disegna i binari su cui dovrà muoversi il governo nella scrittura della riforma del Codice della Strada. È infatti una Legge delega che impegna a legiferare entro un anno dalla sua adozione.

 

In Allegato riporto  il testo approdato in Senato e un estratto dello stesso per quanto concerne i punti salienti di nostro interesse, con le mie note a margine che sono risultate la base per l’intervento che ho relazionato.

 

Allego anche le slide dell’intervento. In particolare, sono partito da una premessa statistica per cercare di dimostrare l’ineludibilità dei provvedimenti finalizzati alla riduzione dell’incidentalità dell’utenza vulnerabile e non motorizzata (bici e pedoni) in particolare. Assunto che l’intento non sia l’abolizione di ciclisti e pedoni (un metodo traumatico ma sicuramente efficace per eliminarne l’incidentalità) ho presentato una serie di punti cardine da affrontare (18 per la precisione) riportando in testa ad ognuno gli articoli ed i commi del disegno di legge in cui sono o possono essere richiamati. In grassetto il comma in cui il richiamo è particolarmente marcato. La richiesta era ovviamente quella di rinforzare alcune voci, integrarne altre ed aggiungerne di nuove.

 

A conclusione della giornata di studio, a fronte di una partecipazione di pubblico non elevatissima, ma comunque buona, è da rilevare che il lavoro parlamentare in atto sembra spedito e puntuale. Inoltre mi è stato richiesto di trasmettere copia del nostro intervento a più senatori presenti.

 

Edoardo Galatola
Responsabile sicurezza e ufficio legislativo FIAB

 

Il Convegno è stato ripreso e, grazie a Claudio Martino, è presente su Youtube, all’indirizzo: https://www.youtube.com/user/claumartino1952tele/videos.

L’intervento di Galatola (solo spezzone iniziale): https://www.youtube.com/watch?v=TQDGnnX6bpA&list=UU-xmC_BAM1lFGlIapqkjmJA