Imbottigliati due ore al giorno. Ma il 66% degli europei รจ pronto, coi giusti investimenti, a guidare di meno

Imbottigliati due ore al giorno. Ma il 66% degli europei รจ pronto, coi giusti investimenti, a guidare di meno

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Soltanto il 7% degli europei, in dieci paesi considerati, si dichiara molto soddisfatto del traffico nelle ore di punta. Perchรฉ qualche problema ci dovrร  pur essere se i viaggi quotidiani medi (da lunedรฌ a venerdรฌ), a prescindere dal mezzo utilizzato, durano un’ora e 55 minuti. A elaborare i dati su un campione rappresentativo di poco piรน di 10mila persone fra Germania, Francia, Italia e altri sette paesi dell’Unione, la prima edizione dell’European Mobilities Observatory che ha sondato le aspettative degli europei per quel che riguarda la mobilitร .

Pubblicata lo scorso aprile, laย ricerca รจ stata condotta tramite questionari online da Ipsos e dal Boston Consulting Group su dieci dei piรน popolosi, nonchรฉ piรน importanti paesi europei. Abitudini negli spostamenti, tempi impiegati e punti di vista sulla mobilitร  del prossimo futuro. Sui cinque giorni lavorativi, in media, l’utilizzo dell’automobile o del motociclo dichiarato dal campione interpellato รจ di quasi quattro ore. Interessante poi la fetta della mobilitร  attiva, ovvero piedi e bicicletta: rispettivamente 3 ore e 18 minuti e 39 minuti in media, dal lunedรฌ al venerdรฌ, sempre nei paesi europei considerati dallo studio.

Tra le soluzioni indicate per l’alleggerimento del traffico e una mobilitร  quotidiana piรน responsabile, gli investimenti in infrastrutture sono la chiave. A questa condizione, il 66% del campione afferma di esser pronto o abbastanza pronto a cambiare le proprie abitudini negli spostamenti utilizzando di meno l’automobile; allo stesso tempo il 72% dei 10mila intervistati da Ipsos e BCG utilizzerebbe piรน spesso il trasporto pubblico, se e solo se ci fosse un servizio migliore. Dal sondaggio emerge inoltre un 26% residente in zone giudicate troppo lontane da tutto: scuole, cinema, negozi, etc;ย quasi la metร  (42%) di questi europei sostiene che la politica non stia facendo a sufficienza, preferendo investire in altre zone, dimenticando (o creando?) cosรฌ le periferie.

E l’Italia? Secondo l’European Mobilities Observatory il nostro paese sarebbe tra i piรน pronti, sempre nel gruppo preso in esame, a un cambiamento nelle abitudini quotidiane. Il 75% prenderebbe piรน spesso i mezzi pubblici e il 73% guiderebbe meno di frequente. Cifre importanti, ma, รจ bene ricordarlo, vincolate agli investimenti e al miglioramento delle infrastrutture che la politica dovrร ย mettere da conto. Sorprende infine che “la peggiore della classe” sia la Germania, dove solo il 50% sarebbe pronto a usare di meno il mezzo privato.