Dopo la “Giornata della Bici” FIAB chiede al Governo semplificazione norme e scelte europee

Dopo la “Giornata della Bici” FIAB chiede al Governo semplificazione norme e scelte europee

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Nuovo incontro a Roma lunedì 12 maggio, all’indomani della Giornata Nazionale della Bicicletta
Normativa per la ciclabilità:  in occasione della discussione della bozza di revisione al decreto ministeriale, FIAB, ANCI e Gruppo Interparlamentare per la Mobilità Nuova e Ciclistica rinnovano le richieste di semplificazione delle norme e adeguamento alle scelte europee.

Milano, 9 maggio 2014 –  All’indomani della Giornata Nazionale della Bicicletta indetta dal Ministero dell’Ambiente riprende la revisione sulla normativa sugli “itinerari ciclabili” da parte del Ministero dei Trasporti: lunedì 12 maggio è in programma un nuovo incontro a Roma per la discussione della bozza di revisione del DM 557/99, il Decreto Ministeriale che fissa le regole della ciclabilità e in particolare delle piste dedicate alle due ruote.

Sono forti le aspettative da parte FIAB – la Federazione Italiana Amici della Bicicletta che, insieme ad ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e al Gruppo Interparlamentare per la Mobilità Nuova e Ciclistica, ha già lavorato a fianco del ministero e auspica una semplificazione di alcuni punti all’ordine del giorno e un allineamento in materia alla realtà già in essere in molti paesi europei.

Al riguardo non c’è solo l’esempio di paesi come l’Olanda e la Germania, ma addirittura i nostri ‘cugini’ francesi hanno appena introdotto un bonus per il bike-to-work, destinato a premiare chi utilizza la bicicletta per andar al lavoro. In un momento in cui si discute sulle coperture di ben altri provvedimenti, la  notizia ha avuto una grande eco anche in Italia. “In realtà – spiega Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale FIAB – l’iniziativa della Francia non è altro che una disposizione all’interno di un più ampio piano Ministero dei trasporti per la viabilità, dove gli incentivi economici per invogliare i cittadini all’uso regolare della bicicletta arrivano dopo una serie di investimenti nella promozione della ciclabilità urbana, sia sulle infrastrutture sia sulla regolamentazione del codice della strada, che hanno contrassegnato importanti traguardi”.

Per promuove una mobilità sostenibile, si sa, c’è bisogno di investire e, come dimostra il consolidato fenomeno del cicloturismo all’estero, si tratta di investimenti che danno un ritorno positivo in pochissimi anni. Per questo segmento, infatti, il Parlamento europeo ha stimato un giro d’affari di 44 miliardi di euro.

L’incontro di lunedì a Roma vedrà una partecipazione coordinata e determinata dei diversi soggetti coinvolti  – Comuni, FIAB, esperti di settore, ecc. – con l’intento di dare un supporto anche tecnico alle trattative sulla nuova bozza di modifica al DM 557/99 in discussione e, parallelamente, avanzare al tavolo ministeriale poche ma importanti richieste per un corretto sviluppo della mobilità ciclabile.

“Quello che chiediamo al Governo in questa fase – sintetizza Giulietta Pagliaccio sono cose semplici e già presentate in passato: norme snelle e disposizioni che favoriscano la promozione delle mobilità ciclistica attraverso una legislazione adeguata alle nuove necessità e a una facile applicabilità da parte dei sindaci, che sono i primi responsabili della sicurezza e della salute dei cittadini. In particolare – precisa ancora la presidente nazionale FIAB – ci auguriamo che i tecnici del Ministero dei Trasporti accolgano, in attesa del nuovo codice della strada, le richieste ANCI relative al doppio senso ciclistico nelle strade a senso unico, alla continuità degli itinerari ciclabili, alla ‘casa avanzata’ a favore dei ciclisti negli incroci semaforici e all’autorizzazione all’utilizzo delle corsie preferenziali da parte degli utenti a due ruote a pedali”.

“Il lavoro di modifica del regolamento alle ciclabili ha senso solo se è in grado di produrre un cambiamento tangibile nelle nostre città – aggiunge Paolo Gandolfi del Gruppo Interparlamentare Mobilità Nuova e Ciclistica. – L’ossessione del nostro impegno deve essere la sicurezza sulle strade, a partire da quella dei bambini. L’appuntamento con i 30 km/h e con la priorità a pedoni e ciclisti è ineludibile, è l’appuntamento con l’Europa e con il futuro”.

“Oggi la bici oggi rappresenta una delle più importanti soluzioni per la mobilità sostenibile”- dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e accessori – Si risparmia in consumo di carburante ed emissioni, si guadagna in salute e velocità di trasferimento nelle città congestionate dal traffico. Inoltre, chi decide di pedalare contiene i costi di gestione. Continueremo nella promozione e nella tutela dell’intero comparto e delle numerose attività attraverso le quali si pongano le basi del fare cultura delle due ruote. A tutto questo si aggiunge l’utilità della bicicletta e il fondamentale contributo al cicloturismo che per un paese come il nostro può rappresentare una vera fonte di guadagno sostenibile.”

Ufficio Stampa FIAB  – Dragonetti&Montefusco Comunicazione

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