Un giorno con Fiab al CosmoBike Show di Verona

Un giorno con Fiab al CosmoBike Show di Verona

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Tra i tanti eventi promossi durante la Settimana Europea della Mobilità… in bicicletta, Fiab ha parlato anche al CosmoBike Show di Verona, che si chiuderà domani, lunedì 18 settembre. Un’occasione preziosa per far conoscere la missione, i volti e la storia della nostra Federazione, presentando le ultime iniziative come, ad esempio, Comuni Ciclabili con le prime amministrazioni a cui è stato riconosciuto l’attestato Fiab sulla ciclabilità urbana.

Al CosmoBike di Verona Fiab ha accolto i nuovi Esperti Promotori Mobilità Ciclistica (EPMC) dell’Università di Verona al termine di un percorso di studi che li ha avvicinati a quella che l’organizzatore del corso e consigliere Fiab Marco Passigato ha definito una nuova figura professionale di «facilitatore», utile per le amministrazioni (locali e non) che intendano affrontare con competenze il tema della mobilità ciclistica, dal cicloturismo come stimolo per l’economia al bike to school come nuova soluzione per città sicure e vivibili.

Ai nuovi EPMC, provenienti da tutta Italia, le congratulazioni del Direttore Fiab Francesco Baroncini. «Abbiamo bisogno di sapere che esistete. Perché le vostre competenze sono utili alle città». Soddisfatta anche la Presidente Fiab Giulietta Pagliaccio, presente all’atto della consegna dei diplomi sabato 16 (in foto) quando dai titoli degli elaborati finali è giunta la conferma della varietà di settori su cui la mobilità ciclistica può influire con ricadute positive. Interventi materiali come le infrastrutture necessarie per il cicloturismo, e immateriali, a partire dal web indispensabile in un’ottica di informazione costante per far conoscere i territori e le loro offerte.

Spazio, sempre sabato 16, anche per l’incontro pubblico con l’Ente del turismo croato, tra gli interlocutori oggi di riferimento  per Fiab quando si parla di vacanze oltreconfine. In un paese dove, dati alla mano, i turisti italiani sono un milione l’anno stando al direttore dell’Ente Branko Curic, e per la maggior parte concentrati nei mesi estivi luglio-agosto. «Questo crea un problema di gestione. Con Fiab portiamo avanti un progetto che destagionalizzi il turismo», concetto che la Federazione da sempre ribadisce come asso nella manica soprattutto per quegli albergatori che vivono soltanto dei mesi estivi.

Tra i tanti incontri di Fiab durante la fiera della bicicletta a Verona, quello sulla rete ciclabile nazionale ha presentato alcuni degli itinerari su cui la Federazione crede come ciclovie di sviluppo per i territori. «Non interventi minimi, ma investimenti veri e propri se vogliamo competere con l’Europa», l’introduzione di Antonio Dalla Venezia, responsabile cicloturismo Fiab. Diversi i contributi dei relatori su percorsi che toccano tutto il paese. Il coordinatore regionale Fiab Abruzzo-Molise Giancarlo Odoardi si è servito di una carrellata di immagini che hanno raccontato il viaggio istituzionale di Fiab lungo Ciclovia Adriatica, protagonista della Bicistaffetta 2016. Dove le eccellenze ciclabili già esistono, come su alcuni tracciati abruzzesi. Pur restando ancora molta la strada da fare per un’accoglienza davvero bike friendly delle strutture alberghiere e un’omogeneità di segnaletica e colori delle piste lungo l’intero tracciato.

Ospite di Fiab all’incontro molto partecipato dal pubblico sulla rete ciclabile nazionale di sabato 16 a CosmoBike anche Paolo Pileri, professore al Politecnico di Milano, con un intervento su Vento, la Venezia-Torino. «Queste ciclovie sono davvero così costose? Per Vento servono 120 milioni di euro, la stessa cifra necessaria per 4 km di un’autostrada». In rappresentanza del settore pianificazione e valutazione interventi della Regione Liguria, Luisa Casu ha in seguito presentato la Ciclovia Tirrenica, meta della prossima e imminente Bicistaffetta 2017. Un progetto ciclabile da più di mille chilometri che collegherebbero Ventimiglia a Roma. «Itinerario dalle grandi potenzialità non solo per Liguria, Toscana e Lazio. Si toccano diversi porti con imbarchi diretti verso le isole».

Hanno chiuso l’incontro sulla rete ciclabile nazionale gli interventi del vicepresidente Fiab Milano Ciclobby Michele Cremonesi e il professore dell’Università di Cagliari Italo Meloni. Di AIDA (Alta Italia Da Attraversare), un’idea di ciclovia che colleghi fra loro tante città del nord Italia, Cremonesi ha descritto il tracciato, da Susa a Trieste. «L’abbiamo disegnata anche con l’intento di toccare alcuni dei principali siti Unesco. Ma AIDA la vorremmo utile anche come infrastruttura del ciclismo urbano, quello del bike to work ad esempio». Sulla Sardegna infine Meloni ha snocciolato alcune cifre promettenti. «Sulla nostra isola sono 600 i km di tracciati ferroviari dismessi. E come Università di Cagliari stiamo dialogando con la Regione per una rete ciclabile strutturata sul territorio». C’è insomma un’«economia in movimento», il commento in chiusura della Presidente Giulietta Pagliaccio. «E questa economia per noi di Fiab è sviluppo sostenibile».