Fiab è una delle 7 federazioni più grandi fra quelle che aderiscono a ECF e i direttori di queste realtà bike friendly si ritrovano due volte l’anno, a marzo e a ottobre, per scambiarsi opinioni, consigli e imparare gli uni dagli altri. L’ultimo incontro si è tenuto a Oslo, dove la nostra Federazione ha anche illustrato l’iniziativa di Comuni Ciclabili, suscitando grande interesse tra i partner. Insieme al nostro Direttore, Francesco Baroncini (il primo a sinistra nella foto) c’erano i suoi omologhi: Saskia Kluit (Fietsersbond, Olanda), Bernhard Ensink, (European Cyclists’ Federation), Burkhard Stork (ADFC, Germania), Morgan Andersson (Syclistenes, Norvegia), Mikael Van Eeckhoudt (Fietsersbond, Belgio), Lan Marie Nguyen Berg (vicesindaco di Oslo) e Klaus Bondam (Cyklistforbundet, Danimarca).
La vicesindaco di Oslo, Nguyen Berg, ha ricevuto i Direttori delle federazioni bike friendly europee e ha spiegato loro come la capitale norvegese punti diventare una città car free. Il progetto è stato lanciato nel 2015 ed è già a buon punto. La notizia dell’incontro è comparsa sui quotidiani norvegesi e Baroncini ha espresso insieme ai colleghi la propria opinione sulle ciclabili della capitale. «L’aspetto più positivo è che anche in centro le strade sono un poco più larghe rispetto a quelle delle città italiane, il che facilita la realizzazione delle infrastrutture ciclabili. La vicesindaco è molto determinata e così la squadra di tecnici, tanto da superare serenamente le proteste per la scomparsa totale dei posti auto in centro. Hanno avuto pazienza con le prime proteste e ora raccolgono i commenti positivi e i riconoscimenti dei cittadini».
D’altra parte anche nei paesi più avanzati, dove si va in bicicletta con le gomme chiodate per affrontare la neve, i difetti non mancano. «Chi arriva a Oslo e non conosce la città fa moltissima fatica a orientarsi sulle piste – spiega Baroncini – la segnaletica manca quasi del tutto ed è facile perdere la traccia, in mancanza di separazione fisica con cordoli e di cartelli indicatori. La manutenzione non è eccellente, se è vero che i percorsi vengono puliti dalla neve; non altrettanto si può dire sulla manutenzione della segnaletica orizzontale e sulla riparazione delle buche». Come ha spiegato il Direttore Fiab, l’incontro di Oslo è stato positivo soprattutto perché è la voce della nostra Federazione che viene richiesta all’estero, premiando così le buone pratiche che in Italia siamo riusciti a ispirare negli anni. Fiab viene presa ad esempio e modello in Europa, per come è strutturata e per come lavora quotidianamente per rendere più sicure e vivibili le città.