Fiab mette a disposizione del MIT le proprie competenze per la realizzazione delle ciclovie nazionali

Fiab mette a disposizione del MIT le proprie competenze per la realizzazione delle ciclovie nazionali

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Il 29 marzo scorso una delegazione FIAB composta dalla Presidente Giulietta Pagliaccio, dalla consigliera nazionale Beatrice Galli, delegata dei rapporti istituzionali a Roma, dagli ingegneri Giovanni Cardinali e Marco Passigato, del gruppo tecnico, è stata ricevuta al Ministero Infrastrutture e Trasporti dal gruppo di lavoro  istituito in attuazione dell’art. 1, comma 640 della legge 28/12/2015, n. 208 ex DM n. 85 del 14 marzo ’17 (vedi nota 1).

Oltre all’on. Paolo Gandolfi, consigliere del ministro per la mobilità dolce e al Dr. Maurizio Battini, Capo della segreteria tecnica del ministro, erano presenti, fra gli altri il Capo Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici del MIT, il Direttore Generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza delle infrastrutture stradali e un dirigente del MIBACT.

L’incontro è intervenuto in un momento particolare: il MIT si appresta a definire il “sistema nazionale delle ciclovie turistiche” e a dettare indirizzi di progettazione per le regioni destinatarie dei primi finanziamenti stabiliti con la legge di stabilità 2015 e la FIAB riveste un ruolo particolare per l’azione svolta da circa 30 anni in rappresentanza del mondo che fa riferimento al cicloturismo e alla mobilità ciclistica urbana.

Giulietta Pagliaccio ad inizio riunione ha fatto il punto sulle proposte FIAB partendo dall’incarico ricevuto dal MIT nel 2001 e che ha dato origine ad una prima ipotesi di rete di ciclovie nazionali definita Bicitalia.

Ha quindi consegnato il 1° quaderno Gallimbeni di FIAB dal titolo “Bicitalia: lo schema delle rete nazionale e le linee guida per la sua realizzazione” e il volume/manuale a cura di FIAB su incarico di Regione Puglia “Reti delle ciclabilità in area mediterranea  – vademecum della ciclabilità” che approfondiva ulteriormente criteri di pianificazione e standard progettuali, entrambi documenti del 2008; quindi ha ricordato che nel 2012 FIAB fu ammessa a contributo da Ministero dell’Ambiente per il progetto di “promozione della rete ciclabile nazionale” che ha portato alla redazione nel 2014  del fascicolo “Bicitalia la rete cicloturistica nazionale” che descrive sommariamente tutti i percorsi, ivi compresi quelli facenti parte della rete europea denominata Eurovelo, tutti itinerari verificati dalle varie realtà locali e nel corso di iniziative annuali di promozione denominate “Bicistaffette”.

Infine la Presidente ha ricordato i contatti che FIAB tiene con tutti le regioni italiane, in alcuni casi contribuendo alla redazione di leggi sulla mobilità ciclistica e ad atti di pianificazione di reti ciclabili.

I dirigenti ministeriali hanno preso atto dell’interessante e specialistica mole di lavoro svolta da FIAB e hanno posto precise domande tecniche alle quali hanno puntualmente risposto Giovanni Cardinali, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Bicitalia e membro del tavolo tecnico interregionale sulla ciclovia Verona/Firenze, e Marco Passigato, co-responsabile del gruppo tecnico e docente nel corso presso l’Università di Verona sulla mobilità ciclistica.

Su precisa richiesta del gruppo di lavoro interministeriale FIAB si è impegnata, dopo la programmata riunione del CTS, prevista il 10 aprile pv a Roma, a  trasmettere una proposta di itinerari nazionali (longitudinali e trasversali) da ritenere prioritaria per il “sistema nazionale delle ciclovie turistiche”, inoltre Cardinali e Passigato consegneranno una nota sui criteri (per la pianificazione) e sugli standard (per la verifica tecnica degli itinerari esistenti e la progettazione dei nuovi) con una appendice curata da Enrico Chiarini sulla intermodalità  bici/treno facendo riferimento agli accordi con RFI.

Un passaggio importante questo tavolo tecnico del Ministero Trasporti che sancisce un autentico nuovo corso nell’ambito dello sviluppo di una politica nazionale per la ciclabilità, cui manca un unico tassello: l’approvazione della Legge Quadro per la mobilità ciclistica che auspichiamo possa vedere la luce entro l’estate.

Nota 1
Si tratta della finanziaria 2015 (ne abbiamo già parlato spesso)  e il comma citato recita:
“Per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, con priorità per i percorsi Verona-Firenze (Ciclovia del Sole), Venezia-Torino (Ciclovia VENTO), da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE) attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia (Ciclovia dell’acquedotto pugliese) e Grande raccordo anulare delle biciclette (GRAB di Roma), nonché per la progettazione e la realizzazione di ciclostazioni e di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, è autorizzata la spesa di 17 milioni di euro per l’anno 2016 e di 37 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.”