FIAB: un mese di smart working e solidarietà

FIAB: un mese di smart working e solidarietà

Condividi!

Un mese è passato da quel triste venerdì di febbraio, quando tutto è iniziato. L’emergenza coronavirus ha stravolto la quotidianità degli italiani e, al di là delle bellissime storie di resilienza in tempi difficili, tutta FIAB è ben consapevole del dramma che sta colpendo famiglie, città e territori. In queste settimane La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta non si è fermata, continuando a lavorare per aggiornare i soci, modificare il calendario, raccontare le prossime iniziative.

Abbiamo da subito appoggiato la campagna #iorestoacasa per limitare il più possibile i contagi, senza scendere nelle polemiche delle “passeggiate in bici sì/passeggiate in bici no”. Come ha spiegato il Presidente FIAB, Alessandro Tursi, «salute e ambiente sono legati inscindibilmente. In trent’anni FIAB ha sempre fatto della bicicletta uno strumento per tutelare entrambi. Sappiamo che, una volta rientrata l’emergenza coronavirus, molti saranno ancora costretti a usare l’auto, in un paese ancora poco attrezzato per la mobilità in bicicletta. Ma un’Italia che pedala tanto fa il bene di tutti, anche di chi si muove su quattro ruote».

In questo periodo dell’anno, nonostante l’esplosione della primavera, FIAB vi rinnova l’invito a seguire tutti i presidi sanitari e a restare a casa. Se tutti faremo la nostra parte, le nostre ruote torneranno a girare per permetterci di vivere come più ci piace, rispettando l’ambiente.

Lo staff FIAB – che saluta tutti voi e i vostri cari – manda un abbraccio virtuale. Ripartiremo, più forti e motivati di prima, perché l’Italia possa cambiare a ritmo di pedalata.