Gran Bretagna: perché pedalare fa paura? Cattive condizioni della strada e ciclabili non protette

Gran Bretagna: perché pedalare fa paura? Cattive condizioni della strada e ciclabili non protette

Condividi!

I problemi di convivenza nel traffico spesso sono alla base del basso numero di ciclisti nelle strade. Almeno così accade in Gran Bretagna dove un recente sondaggio di YouGov, istituto demoscopico, ha rilevato che il 56% degli intervistati ha paura dell’eccessiva vicinanza tra bici e auto lungo la carreggiata. La stessa percentuale di interpellati ha poi puntato il dito contro le cattive condizioni della strada indicando questa come una delle principali ragioni per cui preferirebbero non pedalare temendo per la propria incolumità nel traffico.

Dal sondaggio britannico di YouGov si è ritornati anche sulle possibili soluzioni che renderebbero più sicura la mobilità ciclistica, sconfiggendo le paure e avvicinando sempre più persone alla bicicletta. Si parla di percorsi ciclabili protetti e migliori condizioni delle strade come investimenti che ovunque la politica dovrebbe fare per voltare pagina e proporre modelli di spostamenti più sostenibili.

L’associazione bike friendly d’Oltremanica Cycling UK ha commentato i dati della ricerca di YouGov. Partendo dal dato 2016, secondo cui il 64% dei viaggi al di sotto delle due miglia (poco più di 3 km) è stato compiuto in auto, la strada indicata dall’associazione è quella di rendere sempre più accessibili e sicure le strade per gli utenti attivi della strada. Soluzione che Fiab ha studiato e confezionato all’interno della dieta del traffico, il documento ufficiale proposto negli ultimi mesi a tutte le forze politiche.