ISS, mobilità attiva ferma al 42% in Italia. Ogni anno oltre 100mila morti premature in Europa per scarsa attività fisica

ISS, mobilità attiva ferma al 42% in Italia. Ogni anno oltre 100mila morti premature in Europa per scarsa attività fisica

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In occasione della Settimana Europa della Mobilità, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato alcuni numeri riguardanti le abitudini negli spostamenti delle persone e le conseguenze che queste hanno sulla salute. Appena il 42% della popolazione tra i 18 e i 69 anni pratica la mobilità attiva, ovvero cammina, pedala e usa i mezzi pubblici quotidianamente. In molti casi tuttavia la pratica con valori al di sotto della soglia che permetterebbe di ottenere i maggiori benefici. A elaborare questi dati è stata la Sorveglianza Passi del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (Cnapps) dell’ISS. FIAB da sempre – e in particolar modo durante l’European Mobility Week – trasmette i benefici di una cultura individuale (ma anche collettiva) che non metta più le automobili al centro degli spazi urbani.

Secondo i dati dell’ISS il 19% degli intervistati risulta fisicamente attivo con la sola pratica della mobilità attiva, perché grazie a questa raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS (almeno 150 minuti a settimana di attività moderata); il 23% risulta invece parzialmente attivo; dal 2017 al 2022 si registra purtroppo una lieve diminuzione della quota di persone che si muove a piedi o in bici per gli spostamenti abituali e, in particolare, una riduzione più forte tra coloro che riescono a raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati, specialmente al Sud.

Si calcola che, nell’Unione europea, oltre 100mila morti premature potrebbero essere evitate se ciascun adulto andasse a piedi o in bicicletta per 15 minuti in più al giorno. Inoltre chi è fisicamente attivo ha fino al 30% di rischio in meno di avere problemi di salute mentale. Dunque cosa suggerisce di fare l’ISS? Chi si muove con i mezzi pubblici può considerare di percorrere l’ultimo chilometro a piedi ogni giorno; chi ha lunghe distanze da percorrere avrebbe l’alternativa dell’ebike; chi non può fare a meno dell’automobile dovrebbe parcheggiarla a una distanza tale da permettergli la sua quota di camminata quotidiana. Il nostro consiglio, come FIAB, rimane sempre lo stesso: più pedalate meglio è.