Le parole di Timmermans sulla mobilità ciclistica. In cantiere la EU Cycling Declaration

Le parole di Timmermans sulla mobilità ciclistica. In cantiere la EU Cycling Declaration

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«Un’Europa verde sarà un’Europa che pedala». Non ha usato giri di parole Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea che gestisce la cruciale delega del Green Deal, per spiegare come dovrà essere il futuro del vecchio continente quando si parla di trasporti e mobilità. «Dobbiamo supportare nuove misure per far crescere la mobilità dolce in Europa», ha dichiarato a inizio luglio durante un evento pubblico. L’European Cyclists’ Federation, di cui FIAB fa parte, ha apprezzato una presa di posizione così netta che arriva dai vertici della politica europea.

«Accogliamo con particolare favore l’approccio unitario delineato dal vicepresidente Timmermans, che dovrebbe incorporare una serie di nostre richieste politiche di lunga data – ha commentato il Ceo dell’ECF, Jill Warren -. Si prevede che la dichiarazione comprenda tutti gli aspetti della bicicletta e la riconosca come mezzo di trasporto a tutti gli effetti. Una dichiarazione dell’UE sulla mobilità ciclistica aiuterà a realizzare l’enorme potenziale della bicicletta con maggiore sostegno e finanziamenti per infrastrutture di alta qualità, sicure e collegate in tutte le aree, da quelle urbane a quelle periferiche».

Il riferimento è a una dichiarazione a livello europeo per la mobilità ciclistica, la EU Cycling Declatarion, alla quale lavoreranno sia la Commissione sia il Parlamento. Il vicepresidente Timmermans ha inoltre riconosciuto il ruolo decisivo svolto nelle città per incentivare la mobilità attiva a discapito dei mezzi privati. A questo proposito, da anni la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta valuta gli sforzi delle amministrazioni attraverso il progetto dei ComuniCiclabili, su cui a breve ci saranno novità.

Nel frattempo la ECF si è già messa a disposizione per collaborare alla stesura della EU Cycling Declaration. L’obiettivo è rendere il vecchio continente un modello sempre più centrale per i temi di sostenibilità e transizione green. Al tempo stesso auspichiamo che l’impegno in sede continentale ispiri anche la politica nazionale e tutti gli amministratori per dar vita alla rivoluzione bici così urgente per contrastare la crisi climatica.