Le pedalate della FIAB nella Giornata delle Ferrovie Dimenticate

Le pedalate della FIAB nella Giornata delle Ferrovie Dimenticate

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Domenica 3 marzo 2013 sono stati molti gli eventi organizzati in tutte le regioni per valorizzare il patrimonio ferroviario minore e per rivalutare interi corridoi ecologici. Ecco i resoconti e le foto di alcune iniziative svolte dalle associazioni della FIAB.

Domenica 3 marzo 2013 si è svolta la sesta edizione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. Si sono svolti oltre 80 eventi  in tutta Italia con l’obiettivo di valorizzare e conservare il reticolo ferroviario dismesso (circa 6400 km della nostra rete ferroviaria in progressiva dismissione). Un patrimonio di tutti, da recuperare, valorizzare, rimettere in funzione e trasformare in senso ecologico: piste ciclabili, pedonali o equestri, strade al sicuro dal traffico motorizzato, per mantenere viva negli Italiani la voglia di vedere un’Italia diversa, un territorio riscoperto e presidiato, valorizzato.

La giornata è stata promossa da Co.Mo.Do. (Confederazione per la mobilità dolce), di cui FIAB fa parte.

Di seguito i resoconti e i link ad immagini ed articoli sulla giornata svolta da alcune associazioni FIAB (pubblicate in ordine di arrivo; si precisa che sono solo alcune delle iniziative FIAB svolte nella giornata, mancano quelle di cui non ci è stato inviato il resoconto).

Da Bari a Gioia fino a Palagianello… in treno con la bici

Gli itinerari sono stati curati dalle associazioni Fiab RUOTALIBERA Bari e GioiaInBici Fiab di Gioia del Colle, in collaborazione con l’Ufficio Trasporto Regionale di Bari.

Il vecchio tracciato della Gioia-Palagianello costituisce il principale tratto di ferrovia dismessa della regione ma, pur essendo una delle dodici tratte individuate e finanziate da tempo per la riconversione, è ancora lontana dall’essere riutilizzata come percorso ciclabile o via verde. Per questo continuiamo a tener sveglia l’attenzione di cittadini ed amministratori, proponendo in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate una pedalata nei pressi del suo sedime.

Giunti a Gioia, gli amici della bici di Bari si sono uniti agli amici di Fiab GIOIAINBICI , raggiungendo  Palagianello costeggiando il tracciato della dismessa ferrovia. Giunti a Palagianello, abbiamo potuto ammirare come è stata ristrutturata e convertita la vecchia stazione con l’annesso ponte sulla gravina  realizzando una pista ciclopedonale naturalistica di eccezionale fattura. Dopo aver fatto  colazione a sacco nel vicino parco delle murge abbiam raggiunto la nuova stazione ferroviaria per riprendere il treno per Gioia del Colle e poi Bari.

La ferrovia dismessa della Valmorea

“Delusione”. E’ questa la reazione che hanno avuto i pedalatori di Fiab Ciclocittà di Varese al termine della ricognizione effettuata domenica 3 marzo nell’ambito della Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate. Oggetto dell’attenzione degli amici della bicicletta è stata l’ipotesi di percorso ciclabile insubrico che possa unire il tracciato già esistente fino a Castiglione Olona con la rete cicloturistica ticinese.
Da sentiero precario, interrotto anche dal cantiere di Pedemontana, a ciclovia internazionale la strada è ancora lunga: “Vogliamo capire se c’è un effettivo interesse da parte della Provincia di Varese e degli altri soggetti istituzionali – segnala Beppe Ferrari, presidente dell’associazione varesina dei ciclisti urbani. Il progetto è inserito nella Rete di itinerari cicloturistici di lunga permanenza proposto dalla Regione. Aspettiamo però azioni concrete”.

Vecchia Ferrovia dell’Appennino Centrale (FAC), per il recupero del tratto urbano di Arezzo

Successo crescente, di anno in anno, in questa giornata per la FIAB – Amici della Bicicletta di Arezzo. Un centinaio di ciclisti sono partiti dal binario 1, il binario della vecchia FAC, Arezzo-Monterchi-Anghiari-Sansepolcro-Città di Castello-Umbertide-Gubbio-Fossato di Vico. I nomi delle località sono emblematici per la loro storia di arte e paesaggio. Ed è la stessa ferrovia che il 22 marzo del 1906 prese Hermann Hesse, partì da Arezzo per arrivare a Gubbio, “per tornare a sentire con i propri sensi il passato come il presente, il lontano come vicino, il bello come eterno”…

L’ex ferrovia del ponente ligure

Iniziativa del Circolo FIAB Amici della Bicicletta di Genova nell’estremo ponente ligure assieme al gruppo imperiese Senape che sta raccogliendo proseliti per costituire un gruppo FIAB nella loro città. I liguri hanno pedalato sul tratto della ciclabile ricavata dal sedime dell’ex ferrovia che correva in riva al mare. In particolare l’iniziativa è servita per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori nell’ultimo tratto fra San Remo e Ospedaletti. Qui si è potuto constatare che i lavori nella galleria che passa sotto Capo Nero non sono ancora incominciati (nella foto il gruppo fermo davanti al cancello che chiude la galleria). A Ospedaletti sono invece in corso nella parte centrale del paese, lavori però che si interrompono a ponente davanti al cantiere del porto di Baia Verde, fermo ormai dal luglio 2011 ed i cui atti amministrativi sono stati tutti annullati dal Consiglio di Stato in quanto il porto è stato dichiarato illegittimo. Non entrando nel merito dei lavori del porto la FIAB auspica invece che ci sia al più presto il completamento della pista a levante di Ospedaletti collegando detta località con San Remo onde evitare la pericolosità di pedalare lungo l”Aurelia a Capo Nero.

Ferrovie dismesse? No grazie

Anche Gliamicidellebici (FIAB Alessandria) hanno aderito domenica 3 marzo, con una propria iniziativa, alla 6a Giornata delle Ferrovie Dimenticate, indetta dalla Confederazione della Mobilità dolce (Co.Mo.Do.).
Una biciclettata per richiamare l’attenzione sul problema della dismissione delle ferrovie regionali, patrimonio che andrebbe invece difeso e valorizzato.
Nonostante la rete secondaria sia un supporto indispensabile alle direttrici principali per raggiungere capillarmente ogni località in tempi competitivi e nel rispetto del paesaggio, e nonostante le sue potenzialità  per lo sviluppo di un turismo non motorizzato e più rispettoso dell’ambiente, la Regione Piemonte, nel corso del 2012, ha chiuso ben 12 linee.
Il percorso in bici, su strade a basso traffico e prevalentemente su asfalto, ha incrociato il tracciato e le infrastrutture di tre importanti linee ferroviarie dismesse o depotenziate: la Alessandria/Ovada, la Alessandria/Nizza Monferrato e la Alessandria/Acqui Terme.
Grazie al sole di fine inverno una bella occasione per riprendere il gusto di pedalare lontani dal traffico, ma anche un’occasione per riflettere e prendere atto concretamente delle scelte strategiche dissennate operate negli ultimi anni a livello locale e nazionale nel campo della mobilità, dei trasporti e dello sviluppo del territorio.

La linea dismessa Saronno – Seregno

FIAB Ciclocittà Saronno. La pedalata di domenica 3 marzo a Saronno è andata decisamente bene con oltre 100 partecipanti (presenti in bicicletta anche il Sindaco Dr. Luciano Porro e l’Assessore all’Ambiente Roberto Barin), e oltre al progetto di creazione di un parco lineare sulla tratta della ferrovia dismessa Saronno – Seregno che ne era lo scopo principale, è stato promosso l’utilizzo di tre piccoli parchi saronnesi.

Ferrovia abbandonata Capranica – Civitavecchia

Fiab Roma Ruotalibera. Il tratto di ferrovia abbandonata (in vero stato di abbandono) in questione è sempre un posto magico.
Decine di km che solcano un territorio brullo e rallentato come nei vecchi film in bianco e nero che raccontavano un’ italia ormai sparita.
Le stazioni ormai ridotte a scheletrici ruderi che fanno da guscio a rovi e sterpi, testimoniano il passaggio di tante persone che nel tempo che fu usavano più per lavoro questa vecchia tratta.
Questo è il quinto anno consecutivo che la percorro e purtroppo devo constatare che lo stato di completo abbandono distrugge questo incantevole percorso sempre di più.
In un paio di punti la sede è franta a causa delle piogge, in un punto esattamente in prossimità di un ponte c’è una bella voragine pericolosissima, in alcuni tratti si sono formati dei calanchi molto profondi e lunghi decine di metri che attraversano la sede da destra a sinistra.
Le gallerie sono, in questo periodo, invase di acqua ristagnante e i tavelloni che coprono il canale centrale spesso sono divelti rendendo il percorso molto insidioso.
Verso la fine il manto è completamente rovinato, la frana avvenuta due anni fa è ancora li e basta poca pioggia per renderla invalicabile sia in sella che a piedi. Sempre verso la fine ci sono lunghi tratti ricoperti di fango essiccato con impronte varie di animali essiccate che rendono la pedalata un po’ un calvario.
Nonostante tutto con le dovute accortezze (mtb, scarpe adeguate e voglia di divertirsi) lungo questo percorso si riesce ancora a passare una splendida giornata godendo del silenzio della natura, del buio  delle gallerie, del panorama  sul ponte del fiume Mignone e della favolosa vista del tramonto sul mare di Civitavecchia.

Ostiglia, un nodo di ferrovie dismesse

Fiab-Amici della Bicicletta Verona. La giornata nazionale delle ferrovie dimenticate si è incentrata nel Mantovano sulla tratta dismessa Ostiglia-Treviso. Amici della bicicletta e pedoni si sono incontrati a Revere e a Ostiglia per sollecitare la creazione di una pista ciclabile che spezzi anche il degrado e l’abbandono in cui versa la vecchia stazione. Un progetto a basso costo ma che da anni è al palo. Altrove simili progetti hanno avuto un alto gradimento.

In bici verso la Stazione delle Ferrovie Sud-Est di Zollino

FIAB Cicloamici Lecce. In occasione della VI Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate i Cicloamici Lecce hanno pedalato in direzione sud nel cuore del Salento con destinazione la Stazione delle Ferrovie Sud-Est di Zollino dove giacciono abbandonati alcuni vagoni e automotrici che seppur in disuso sono ancora in discrete condizioni.
Inaugurata nel 1868, la Stazione delle Ferrovie del Sud-Est di Zollino è posta su quella che un tempo era la dorsale adriatica da Bologna fino ad a Otranto, appartenente alla Società delle Strade Ferrate Meridionali. Solo nel 1885 fu completato il ramo Zollino-Nardò-Gallipoli, e la stazione crebbe di importanza diventando nodo di diramazione tra le due linee. Queste, come tutte le altre ferrovie in Italia, passarono alle Ferrovie dello Stato nel 1905, per poi essere cedute alle FSE nel 1933 insieme alle altre ferrovie in concessione da Bari in giù. Come tutti i nodi, dispone di numerosi binari su molti dei quali attualmente sono accantonati dei rotabili non più in servizio e in attesa di demolizione.

Inaugurazione dei lavori di recupero del Ponte Ferroviario del Lavello a Calolziocorte

Domenica 3 marzo: Le associazioni FIAB di LeccoCiclabile; A.RI.BI Bergamo; Arcore Ciclabile; Monza in Bici; L’Abici Melegnano  hanno ciclo-inaugurato il ponte ferroviario ristrutturato del Lavello a Calolziocorte   Più di 60 i partecipanti che hanno percorso la ciclopedonale dei Laghi di Garlate e Olginate. Bella iniziativa per festeggiare la ” 6°Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate”.

Dall’ex stazione di Fontevecchia in bicicletta nel Parco delle Dune Costiere

FIAB Intothebike – Brindisi.  In occasione della VI edizione il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere e l’Associazione Fiab INTOTHEBIKE Brindisi hanno promosso un’iniziativa presso la stazione ferroviaria dismessa di Fontevecchia sita lungo la tratta Bari-Lecce ed attualmente recuperata nel 2008 per ospitare il Centro Visite del Parco.
Il territorio del Parco è esteso per 1.100 ettari e coinvolge i Comuni di Fasano e Ostuni, un tratto di costa con dune a ginepri lungo circa 8 km, delle dune fossili con pseudosteppa, un’area agricola con estesi seminativi e oliveti monumentali, profonde lame con numerosi insediamenti rupestri e un sistema di antiche masserie storiche con frantoi ipogei medioevali tutte raggiungibili da una strada storica come la Traiana divenuta recentemente il primo tratto regionale della Ciclovia Adriatica (Percorso n.6 di Bicitalia).