È scaduta oggi, dopo 45 giorni e 16 sanzioni complessive ai ciclisti pizzicati in sella nella ztl, l’ordinanza che a Legnano, comune a nord-ovest di Milano, ha chiuso le porte di alcune vie del centro ai ciclisti. Contro la decisione del sindaco si era pronunciata anche la Fiab locale in questa lettera aperta pubblicata sul nostro sito. «Il comportamento di pochi ciclisti spericolati è da correggere – le parole di Roberto Meraviglia, presidente di Fiab Canegrate, centro poco distante da Legnano – ma, con una maggiore attenzione di tutti, nell’attuale z.t.l. possiamo raggiungere una tranquilla convivenza».
Tempo di bilanci dunque per una ordinanza anti-bici, quella di Legnano, analoga ad altre emanate in giro per l’Italia, dal nordest alle isole. Secondo quanto abbiamo appreso, ascoltando le ragioni di alcuni amministratori e assessori, una misura simile garantirebbe una maggiore sicurezza per i pedoni colpendo così i ciclisti indisciplinati. Ma anche, aggiungiamo noi, tutti quelli che rispettano il codice della strada. Nelle scorse settimane, a Legnano, c’è stata anche una protesta dimostrativa (in foto, ciclisti per le vie del centro con bici mano).
Nelle prime settimane dall’emanazione dell’ordinanza qualche multa ai ciclisti nella Ztl di Legnano, poi nessun’altra sanzione. «Secondo noi è stata una decisione saggia», ha dichiarato il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, soddisfatto di un’ordinanza anti-bici che ha insegnato «a portare rispetto ai pedoni». Secondo quanto leggiamo sulla stampa, non ci sarà un rinnovo dell’ordinanza. «Ci fidiamo del buon senso degli stessi ciclisti che spero abbiano capito come comportarsi», ha concluso il sindaco.
«Prendiamo atto di questa misura “educativa” verso i ciclisti a Legnano», ha detto la presidente Fiab Giulietta Pagliaccio. Aggiungendo però di aspettarsi ora «nuove ordinanze esemplari contro altri comportamenti che violano il codice della strada». Qualche esempio? «Macchine in divieto di sosta, macchine sulle strisce pedonale, macchine in sosta nei parcheggi per disabili».