E’ stata approvata, nella seduta di Consiglio Regionale del 13 dicembre scorso, la proposta di legge n. 157 ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Rapa, Talè, Traversini, Giacinti, Giancarli, Minardi, Volpini, Urbinati, Micucci, Busilacchi, su “Interventi a favore del cicloturismo”.
La legge, composta da sei articoli, inserisce azioni per lo sviluppo del turismo in bicicletta nell’ambito degli interventi di pianificazione turistica regionale, e in particolare favorisce iniziative:
- a) per promuovere una rete di percorsi attrezzati per ciclisti che valorizzano anche i centri minori, le strade locali e le ciclovie esistenti;
- b) per favorire l’offerta da parte degli operatori del settore turistico, con particolare riferimento agli esercizi alberghieri, di specifici servizi diretti ai cicloturisti;
- c) per realizzare itinerari di viaggio collegati con la rete nazionale e internazionale di ciclovie che valorizzino in particolare il territorio regionale;
coordinandole con gli interventi previsti all’articolo 3 della legge regionale 3 dicembre 2012, n. 38 (Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica) nonché con quelli finanziati sulla base di fondi strutturali europei e inerenti la realizzazione di ciclovie o altre azioni finalizzate alla promozione del cicloturismo quale offerta turistica sostenibile, rispettosa dell’ambiente e del paesaggio, destagionalizzata ed equamente distribuita sul territorio regionale.
Viene inoltre riconosciuta la figura dell’accompagnatore cicloturistico istituendo un apposito elenco regionale e corsi formativi. La Regione Marche, l’otto maggio di quest’anno, ha firmato un protocollo di intesa con FIAB per il completamento del tratto di competenza della Ciclovia Adriatica, itinerario n. 6 della rete Bicitalia, finanziando le relative opere con un bando riservato ai comuni interessati.
La stessa Regione, qualche anno fa, finanziò le strutture ricettive che volevano offrire servizi specifici per i ciclisti e, attualmente, unitamente alla confinante Regione Abruzzo, sta progettando un ponte ciclopedonale che, attraversando il fiume Tronto, unisca le ciclabili costiere delle due regioni. Un ulteriore tassello normativo per una regione a misura di bicicletta, aspettando la legge nazionale sulla mobilità ciclistica che, a breve, dovrebbe essere approvata in Parlamento.