A marzo, il gruppo Mercedes-Benz ha lanciato una campagna pubblicitaria che presentava il proprio modello di micro-car come la soluzione ai problemi di mobilità urbana, mettendo in cattiva luce il trasporto pubblico. FIAB ha segnalato l’inopportunità dello spot all’Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria.
A marzo, il gruppo Mercedes-Benz ha lanciato una campagna pubblicitaria che presentava il proprio modello di micro-car Smart come la soluzione ai problemi di mobilità urbana, mettendo in cattiva luce il trasporto pubblico. Lo spot mostrava autobus e metropolitane sporchi, rumorosi, dove si viaggia scomodi, pigiati come sardine, fra passeggeri maleducati e invadenti, mentre la piccola auto correva veloce e indisturbata per la sua strada.
La frase finale “I benefici del trasporto pubblico. Meno il pubblico” faceva passare l’idea che condividere i mezzi di trasporto è spiacevole, che il trasporto pubblico funziona male e che la soluzione migliore ai problemi della mobilità è l’automobile.
La pubblicità della Smart ha subito attirato l’attenzione della rete delle associazioni FIAB, che da sempre promuovono un modello di mobilità più sostenibile, fondato su un maggior uso della bicicletta e del trasporto pubblico e su una riduzione dell’uso dell’auto, specie in città. La pubblicità della Smart è stata giudicata diseducativa e dannosa per l'interesse pubblico, specie degli enti locali che si trovano a gestire il trasporto collettivo e i problemi della mobilità urbana, con risorse economiche sempre più limitate.
Per conto della FIAB, ha preso l’iniziativa l’associazione federata Muoviti Chieri!, segnalando l’inopportunità dello spot all’Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria. Lo IAP ha sottoposto il caso al Comitato di Controllo, organo garante degli interessi dei cittadini-consumatori, al quale il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale affida il compito di valutare se sussistano o meno gli estremi per un intervento in loro tutela.
Nel mese di aprile, il Comitato di Controllo ha invitato la Mercedes-Benz a considerare gli aspetti del messaggio potenzialmente screditanti nei confronti del servizio di trasporto pubblico, che è invece un obiettivo diffuso di responsabilità sociale. La Mercedes-Benz ha affermato che non era nelle proprie intenzioni esprimere una valutazione negativa del servizio pubblico, anche in considerazione del fatto che la narrazione si svolge in chiave volutamente esagerata e ironica, ma si è in ogni caso impegnata a non riproporre il telecomunicato in questione.
Una buona notizia, dunque, che dimostra quanto sia importante mantenere alta l’attenzione e non lasciar passare sotto silenzio i messaggi distorti. Come FIAB, ringraziamo lo IAP per l’azione svolta e apprezziamo il ripensamento della Mercedes-Benz e il suo impegno per il futuro.