Dal 2011 al 2016 sono aumentati gli studi pubblicati in merito alla mobilità ciclistica. Lo rivela ECF citando il lavoro di John Pucher e Ralph Buehler “Cycling towards a more sustainable transport future”. Dove si è calcolato che, a livello internazionale, tra ’91 e ’95 la media annuale di pubblicazioni sull’argomento è stata 197; dal 2011 al 2016 è cresciuta a 610 all’anno.
Crescita della pubblicazione di studi e articoli sulla bicicletta che negli ultimi anni si è accompagnata allo sviluppo di infrastrutture ciclabili e all’aumento della popolazione dei ciclisti urbani in tutto il mondo. 19, per l’esattezza, le città tra Europa, Stati Uniti, Canada e Sudamerica dove, cita sempre lo studio, si sono registrati aumenti degli spostamenti in sella tra il 1990 e il 2015.
Tra i fattori che hanno contribuito a diffondere la mobilità ciclistica, ECF riporta i tanti esempi di bike sharing, il primo a Lione nel 2005. L’attenzione accademica sulla bicicletta rischia tuttavia di disperdersi se non si raccolgono pubblicazioni e studi. Per questo è nata The Scientists for Cycling network, rete consigliata dalla stessa ECF come incubatore di progetti e tematiche legate alle due ruote.