Il comma 7 dell’art. 51 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 , convertito con legge 23 luglio 2021, n. 106, ha istituito, per l’anno 2021, presso il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, un fondo con una dotazione di euro 50 milioni destinato all’erogazione di contributi in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, obbligate alla nomina del mobility manager e alla predisposizione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro, a condizione che abbiano adottato quest’ultimo strumento entro la scadenza del 31 agosto 2021, e degli istituti scolastici di ogni ordine e grado che, entro la stessa data, abbiano nominato il mobility manager scolastico e predisposto un piano degli spostamenti casa-scuola.
Fondi dedicati a finanziare iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, e, per le scuole, anche iniziative di piedibus, in coerenza con quando indicato nei rispetti piani di spostamento casa-lavoro o casa-scuola.
Soldi che, con il Decreto n. 436 del 5 novembre 2021 del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro della Transizione Ecologica ed il Ministro dell’Istruzione, inviato alla Corte dei Conti in data 9 novembre u.s. e in attesa di riscontro, sono finalmente “arrivati”, seppure i tempi per la richiesta di tali contributi sono strettissimi – scadenza 7 dicembre – e l’ok per l’emanazione di tale Decreto potrebbe arrivare a ridosso del termine previsto.
Per questo, con una nota inviata all’ANCI, il MIMS, al fine di ovviare alle criticità istruttorie conseguenti al ritardo dei tempi di sottoscrizione e al correlato iter di registrazione del decreto e nelle more della sua registrazione, propone ai tanti Comuni a cui è dedicato il finanziamento di anticipare le procedure per l’erogazione dei fondi.
In particolare i Comuni interessati dovranno dichiarare di aver provveduto alla nomina del mobility manager d’area, ai sensi dell’art 5 del DM 179/2021, con funzioni di raccordo con i mobility manager aziendali e con i mobility manager scolastici, e di aver provveduto a raccogliere e selezionare le iniziative previste nei piani spostamento casa lavoro del personale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, e i piani casa scuola casa degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, di cui all’articolo 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, predisposti ed adottati entro il 31 agosto 2021, previa nomina rispettivamente dei mobility manager aziendali e scolastici.
Una interessante opportunità che vede stanziamenti, per ogni Comune, in relazione al numero di abitanti e alla superficie territoriale, da un minimo di 63.600 euro circa (Comune di Aosta) ad un massimo di 4.900.000 euro (Comune di Roma) che potrebbero dare un forte impulso all’attuazione di piani degli spostamenti casa-lavoro/casa-scuola di Comuni e Enti, Imprese e istituzioni scolastiche ricadenti nei loro territori e allo sviluppo della mobilità sostenibile nei territori interessati.
Quanto sopra, però, a patto che sia stato nominato il Mobility Manager aziendale o scolastico e redatto il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro o Casa-Scuola entro il 31/08/2021 e che i Comuni abbiano nominato i loro Mobility Manager d’Area. Altrimenti niente fondi, ed opportunità persa.
Nei prossimi giorni, oltre alla pubblicazione del Decreto Ministeriale, sarà emanato un Decreto Direttoriale per definire le modalità di erogazione, rendicontazione e monitoraggio dei finanziamenti.
Ricordiamo che i comuni interessati sono i capoluoghi di regione, le città metropolitane, i capoluoghi di provincia e i comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. L’obbligo di nomina del mobility manager e della predisposizione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro sussiste anche per le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti (si considerano come dipendenti le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale) ubicate nei comuni di cui sopra.
Per le scuole la nomina dei mobility manager, ed i successivi adempimenti, sono solo su base volontaria.