Mobility manager, approvate linee guida per attuare piani sul bike to work

Mobility manager, approvate linee guida per attuare piani sul bike to work

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«Si tratta di un passo importante in vista della ripresa delle attività a settembre e servirà ai mobilty manager per l’organizzazione degli spostamenti dei dipendenti e la gestione degli orari al fine di alleggerire la pressione sulla viabilità e sul trasporto pubblico locale». Con queste parole il ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha commentato l’approvazione delle linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro da parte dei mobility manager. Queste figure professionali, presenti oggi sia nella pubblica amministrazione sia in alcune aziende, hanno il compito decisivo di favorire un pendolarismo meno impattante sull’ambiente e sulle città.

Fin dallo scoppio della pandemia la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha svolto il proprio lavoro di advocacy per spingere la politica, a tutti i livelli, verso un nuovo modello di mobilità. Al netto dei passi avanti fatti con le ciclabili di emergenze e grazie al boom di biciclette seguito al bonus mobilità, molto ancora resta da fare per cambiare le abitudini negli spostamenti quotidiani. Il ruolo del mobility manager, come insegnano gli esempi già attivi lungo la penisola, è quello di pensare all’azienda come a un attore del territorio, a cui è richiesto un impegno per limitare l’impatto sul traffico e sull’ambiente da parte del

Come si legge sul sito ufficiale del Mims, «i piani di spostamento casa-lavoro sono finalizzati anche a una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico locale, oltre che a realizzare un coordinamento tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano». Il documento con le linee guida dei mobility manager è disponibile a questo link. L’obiettivo ultimo di questo sforzo corale, da parte della politica, della PA e delle aziende, è ridurre il traffico di automobili private e aumentare il numero di dipendenti che utilizzano trasporti pubblici, biciclette o fanno ricorso al carpooling.

“Il PSCL – si legge infatti nel documento delle linee guida – è finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato ed individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base dell’analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato”.