Nuovi treni Caravaggio: la tecnologia è a bordo, le bici un po’ meno

Nuovi treni Caravaggio: la tecnologia è a bordo, le bici un po’ meno

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Il primo dei 176 treni Caravaggio acquistati da Ferrovie Nord è stato consegnato pochi giorni fa. I suoi 18 posti bici sono senz’altro un passo avanti per migliorare l’intermodalità in Lombardia, una Regione strategica sia per il bike to work sia per il cicloturismo (la Ciclovia AIDA passa da città come Milano e Brescia). La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta lavora da tempo in stretto contatto con le aziende dei trasporti su rotaia per venire incontro alle esigenze dei pendolari in bicicletta e dei cicloturisti: pochi mesi fa siamo riusciti a ottenere l’impegno da Trenitalia per predisporre 6 posti bici sui treni Intercity.

Sui nuovi treni Caravaggio il coordinatore FIAB della Lombardia, Piercarlo Bertolotti, si è detto in parte soddisfatto visto che i convogli sono “all’altezza dei tempi” grazie a prese usb e a un impianto di illuminazione a risparmio energetico. Restano però alcune criticità: “Due bagni per 629 persone mi sembrano pochi – ha detto – e i 18 posti per bici non tengono conto delle dimensioni di una bicicletta da cicloturismo”. Se è vero poi che treni di qualità migliorano il servizio, resta il tema della puntalità: la Lombardia è una Regione che sconta ancora diverse criticità con tratte che registrano ritardi continui, causando disagi che rischiano di scoraggiare il pendolarismo.

I nuovi treni Caravaggio entreranno in esercizio a partire dal 2020. “Da quello che abbiamo visto sulla stampa – ha precisato Bertolotti – sembra che i nuovi convogli non siano poi così diversi dai modelli Rock già in circolazione in regioni come in Toscana e in Emilia Romagna. Ci riserviamo comunque un giudizio definitivo solo una volta che entreranno in circolazione».