Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza
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Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza” esclamava lo scrittore britannico Herbert George Wells. Oggi ufficialmente ha inizio la settimana europea della mobilità il cui slogan è “choose,change,combine” un invito esplicito a scegliere e ripensare ogni giorno a quali mezzi usiamo per muoverci. Ridurre l’utilizzo dell’auto è possibile: se gli spostamenti che siamo costretti a fare sono di pochi chilometri dovremo cercare di verificare se è possibile percorrerli in bicicletta, a piedi o utilizzando il trasporto pubblico.

 

Per queste ragioni al Ministero siamo impegnati nella diffusione delle politiche di mobilità urbana sostenibile, e promuoviamo localmente, anche con programmi di cofinanziamento a favore dei Comuni, la realizzazione di azioni che riducano l’impatto ambientale dei veicoli non sostenibili e favoriscano modalità alternative di spostamento all’autovettura privata, quali il trasporto pubblico e i servizi ad esso complementari come il bike e il car sharing. Lavoriamo con le case automobilistiche per far sì che vengano progettate macchine sempre meno inquinanti, elettriche o a metano gpl. Appoggiamo e incentiviamo lo sviluppo dei trasporti su rotaia, e cofinanziamo molti progetti per la messa in sicurezza di tratti stradali che facilitino l’utilizzo da parte di chi cammina o usa la bici, modalità che costituiscono la cosiddetta mobilità dolce.

 

Non possiamo chiedere ai cittadini di “scegliere, cambiare e combinare” se non li mettiamo nelle condizioni di poterlo fare offrendogli tutte le alternative. Oggi stiamo facendo un salto culturale importante soprattutto grazie alla bicicletta. Sta diventando una passione, un fenomeno di costume e sta aprendo nuovi mercati, e questo è positivo perché pedalare, oltre a far bene alla salute e ridurre il numero di auto in circolazione, può rappresentare un’importante leva economica per il turismo nazionale e locale. Dati non ancora ufficiali hanno rilevato che Il numero dei turisti “sostenibili” in Italia, quest’anno si è attestato attorno ai 2 milioni.

 

Secondo l’Agenzia Nazionale del Turismo-Enit, infatti, il ritorno economico del cicloturismo ha una potenzialità a livello nazionale di 3,2 miliardi di euro di fatturato all’anno. Servono, però, infrastrutture adeguate e, se è pur vero che una pista ciclabile può costare fino a 400 euro al metro, studi internazionali dimostrano che ogni euro investito in questo settore ne restituisce 4 o 5 alla collettività in meno di tre anni. Abbiamo bisogno di amministratori coraggiosi che decidano di ragionare a lungo termine e in questa direzione creando infrastrutture verdi che rispondano ad una domanda sempre più crescente. Si innescherà così un circolo virtuoso che porterà sempre più persone e famiglie e appassionati a scegliere un ritmo più lento, una vacanza all’insegna della salute e del benessere.

 

Nella vita di tutti i giorni dobbiamo cercare di applicare lo stesso principio, come dice la Commissione europea per la settimana della mobilità sostenibile “do the right mix”, cercare di utilizzare il giusto mix nella scelta dei mezzi di trasporto. Se ognuno di noi comincerà poco alla volta a cambiare le sue abitudini, utilizzando la mobilità dolce, quando possibile, avremo ottenuto un buon risultato. Tanti piccoli comportamenti virtuosi potranno fare la differenza. Perchè l’idea di una città in cui prevale la bicicletta non è pura fantasia(Marc Augè) e basta girare l’Europa per capirlo.

 

Barbara Degani Sottosegretario di Stato all’Ambiente

 

 

Centinaia di eventi in tutta Italia in occasione della Settimana della Mobilità Sostenibile. Li trovate tutti nel sito www.settimanaeuropeafiab.it