Motori spenti: Padova propone la domenica ideale

Motori spenti: Padova propone la domenica ideale

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Dal centro chiuso alle biciclette alla domenica senz’auto durante la Settimana Europea della Mobilità. Vento nuovo a Padova, senz’altro più bike friendly, dopo l’annuncio del Comune che ha fissato per il 17 settembre una giornata a movimento lento. Motori spenti nella città veneta non soltanto per i diesel più inquinanti, ma anche per i GPL, metano e ibride. Dalle 10 le alternative per gli spostamenti saranno quelli della mobilità attiva.

A Padova hanno già parlato di “data storica” per domenica 17 settembre. Dopo le polemiche con la precedente amministrazione Bitonci e le proteste dei commercianti orfani dei clienti in bicicletta, il comune a guida Giordani volta pagina e studia nuove soluzioni per una città più vicina a pedoni e ciclisti. Ne ha parlato il vicesindaco Lorenzoni con delega alla Mobilità. «È necessario un cambio di mentalità. Gli interventi soft non bastano più». Allo studio ci sono infatti agevolazioni sulle tariffe dei mezzi pubblici durante queste domeniche ecologiche.

Perché quella del prossimo 17 settembre non sarà l’unica domenica a motori spenti per Padova. Già annunciate nuove sperimentazioni delle giornate senz’auto per una città più vicina a pedoni e ciclisti. A questi ultimi saranno poi rivolte altre misure annunciate dal vice Lorenzoni: nuove rastrelliere e potenziamento del bike sharing, magari con un occhio d’attenzione al modello del free floating, quello senza stazioni e con la libertà di parcheggiare la bici del sindaco ovunque.

Soddisfatta anche Fiab Padova che tramite il Presidente Massimo Cecchinato conferma l’impegno costante dell’associazione sui temi della mobilità ciclistica. «Ottime le domeniche a motori spenti, ora bisognerà valutare un’estensione ragionata anche al di fuori delle mura». Infine tra le attività svolte, aggiunge Cecchinato, quella della catalogazione delle rastrelliere – circa 800 in città – «l’abbiamo voluta come prima risposta a furti o danneggiamenti delle stesse».