Pedala e bevi (responsabilmente): la Slovacchia alza a 0,25 l’alcoltest per i ciclisti

Pedala e bevi (responsabilmente): la Slovacchia alza a 0,25 l’alcoltest per i ciclisti

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La politica ha già messo le mani avanti: nessun doppiopesismo nella recente scelta del governo slovacco di emendare una legge del Codice della Strada che tollera per i ciclisti un tasso alcolemico fino a 0,24 mg/l. Valido ancora, e dappertutto, il consiglio per chi invece si mette al volante: non bevete affatto. Alla base della modifica, entrata in vigore a Capodanno, la sempre maggior considerazione che l’esecutivo di Bratislava ha nei confronti del cicloturismo che, a detta loro, non si può sostenere soltanto con nuove ciclabili.

Se si parla di una birra rinfrescante o di un calice di vino a pranzo, servirebbe ovunque una legislazione non draconiana per i ciclisti e i cicloturisti. Da questi presupposti si sono mossi i deputati Tibor Bastrnak e Gabor Gal, entrambi del Most Hid, un partito che in Europa milita tra le file del Partito Popolare Europeo. Quando hanno avanzato la loro proposta d’emendamento, alla prevedibile levata di scudi contro quello che i critici hanno definito un trattamento di favore nei confronti dei ciclisti, si è aggiunta anche una posizione mediana. Che, riassunta, è la seguente: 0,24mg/l non è troppo alta come soglia anche per chi pedala?

Ma prima che qualcuno viaggi con la fantasia, figurandosi una Slovacchia dove in sella si troveranno sempre più persone che alzano il gomito, ecco una precisazione: la soglia massima consentita per i ciclisti è valida soltanto sulle ciclabili cittadine e nelle ciclovie sparse sul territorio slovacco. Se beccati a pedalare dopo un “goccio” su una strada a normale scorrimento scatterà invece la contravvenzione. Ora, fanno sapere da ECF, dovremmo tutti essere d’accordo che una pedalata in stato di ebbrezza non causa danni a cose o a persone paragonabili a quelli inflitti dalla guida in stato di ebbrezza.

La legislazione in materia, differente da paese a paese, vede tuttavia l’Europa occidentale più permissiva su questo versante. Trattando la bici come un qualsiasi veicolo, ne consegue che le soglie alcolemiche per i ciclisti equivalgano a quelle degli automobilisti. Diverso il discorso nell’Europa dell’est, dove in paesi come per l’appunto la Slovacchia la soglia massima consentita significa per chi guida al massimo un cocktail analcolico.