PNRR: le risorse per la mobilità ciclistica. FIAB: «Passi avanti, ma ancora insufficienti. Servono visione e finanziamenti permanenti»

Condividi!

«Da un lato l’Italia è uno dei paesi europei che prevede più risorse per la ciclabilità nel proprio PNRR. Dall’altro, tuttavia, il ritardo accumulato nei decenni rispetto ai paesi europei più avanzati, per essere rapidamente colmato, richiederebbe uno sforzo economico maggiore e duraturo nel tempo». Questo è il commento del presidente della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Alessandro Tursi, in merito alle risorse indirizzate alla mobilità ciclistica presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Quella di FIAB è dunque una valutazione in chiaro-scuro: da una parte arrivano ulteriori risorse, 600 milioni di euro in totale ripartiti in 400 milioni per le ciclovie turistiche e 200 milioni per le ciclabili urbane, che si aggiungono a quanto già stanziato negli ultimi anni. Sono risorse importanti in termini assoluti. Dall’altra parte, tuttavia, si tratta comunque di cifre modeste in termini percentuali: meno del 2% del capitolo infrastrutture del Piano. Il cambio di passo si vede ma non è ancora così netto come la situazione richiederebbe.

«La speranza e la richiesta al Governo – ha aggiunto il presidente Tursi – è che questo sia solo un gradino intermedio di una nuova fase che veda finalmente la mobilità in bicicletta riconosciuta per quel che è realmente: la soluzione più rapida ed economica a tanti problemi come la salute, la sicurezza stradale, la congestione da traffico, la riqualificazione urbana e il rilancio del commercio di prossimità. Ai finanziamenti straordinari dovrà far seguito, per il futuro, la previsione di una quota stabile e ben definita per la ciclabilità, sul totale delle risorse per le infrastrutture».

Nel PNRR, grazie ai paletti imposti dall’UE, vi è anche una discontinuità sui grandi investimenti in mobilità e trasporti, visto che la grandissima parte dei fondi andrà alle ferrovie anziché a nuove strade. Purtroppo nell’ultima versione è stata privilegiata l’Alta Velocità a scapito del trasporto regionale, che invece è necessario per ridurre il pendolarismo in auto che quotidianamente assalta le aree metropolitane. Occorrono nuove e migliori linee, nuovi treni e nuove carrozze. FIAB farà la propria parte affinché il trasporto bici al seguito del viaggiatore sia sistematicamente considerato. La mobilità più sostenibile e vincente è quella basata sull’alleanza strategica bici+treno.