Promotori della mobilità ciclistica e mercato del lavoro

Promotori della mobilità ciclistica e mercato del lavoro

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Sabato 17 settembre durante la 1° assemblea dei 53 Promotori della Mobilità Ciclistica tenutasi a Cosmo Bike è emerso l’interesse ad aggiornamenti a tema ed a fare rete tra i partecipanti ai 3 corsi.
Si è sviluppata pertanto l’idea di fate una Giornata seminariale – Promotori mobilità ciclistica e mercato del lavoro; ambiti di remunerazione e di volontariato. La finalità sarà di capire in quali ambiti è possibile trovare lavoro dipendente o imprenditoriale ed in quale invece non si riesce proprio e perché.

Un Paese che vuole promuovere la mobilità in bici urbana ed extraurbana deve creare condizioni affinché questo accada anche attraverso l’uso di soggetti esperti e la loro valorizzazione.

Gli obiettivi sono 2, il primo riferire alla politica la situazione emersa considerandoci un “osservatorio qualificato”, ed il secondo mettere a punto eventuali variazione di programmi didattici del corso per formare persone più ricercate dal mercato.

Si fa presente che l’incontro è riservato ai soli invitati e che è confermato il 4° corso “Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica” con iscrizioni entro fine febbraio e svolgimento tra aprile e giugno; pieghevole di presentazione del Corso e Programma didattico provvisorio sono scaricabili negli allegati 1 e 2 in fondo a questa pagina.

Marco Passigato – Coordinatore tecnico didattico del corso

marco.passigato@univr.it
marco.passigato@fiab-onlus.it

UNIVERSITA’ DI VERONA – Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento. Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale per una nuova figura professionale Esperto promotore Mobilità Ciclistica e FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus organizzano

Giornata seminariale – Promotori mobilità ciclistica e mercato del lavoro;
ambiti di remunerazione e di volontariato – giornata di autoformazione

(… verso un osservatorio di lavori per la mobilità ciclistica remunerati dignitosamente)

Sabato 12 novembre 2016 – Peschiera del Garda – Hotel Dolci Colli

Inquadramento

Il Corso di UniVr “Esperto promotore mobilità ciclistica” mira a formare figure professionali che possano inserirsi nel mercato del lavoro; anche FIAB ritiene che la crescita della mobilità ciclistica debba svilupparsi attraverso figure professionali retribuite in quanto il mondo del volontariato da solo non riuscirà a produrre cambiamenti significativi in tempi brevi.

Obiettivi

Esplorare il mercato del lavoro per la mobilità ciclistica, individuando ambiti di sviluppo e ambiti di immobilismo-assenza di offerta di lavoro.

Far incontrare i promotori dei 3 corsi tra loro e con il mondo FIAB al fine di svilupparne possibili integrazione sinergiche in particolare con i Coordinatori regionali FIAB delle Regioni con la più alta presenza di promotori Veneto 22, Emilia Romagna 9 e Lombardia 7.

Produrre una prima ricognizione dei settori che possono prospettare lavoro imprenditoriale remunerato o dipendente e di quelli che si ritengono strategici per il cambiamento ma sembrano non prospettare lavoro remunerato per mancanza di committenza, e trasmettere questa prima indagine ai media ed alla politica per dire forte e chiaro che senza investimenti e professioni specifiche il cambiamento degli stili di vita e lo sviluppo economico potenzialmente connesso non avrà le velocità desiderate.

Il contesto

In Italia il mondo della Bicicletta muove una consistente economia legata prevalentemente alla componete ciclo sportiva con bici da corsa e MTB coinvolgendo aziende, squadre sportive, eventi, ricettività, pubblicazioni; un mondo che “produce valore”, posti di lavoro, innovazione e ricchezza sociale.

Il mondo del cicloturismo e della E-bike inizia a “creare valore”, soprattutto in alcuni territori attrezzati e vocati come il Trentino e l’Alto Adige ove integra l’economia turistica; nuovi territori come il Garda, il Chianti ed altri stanno emergendo con eventi e pacchetti turistici; su alcuni itinerari come la Bolzano – Lago di Garda – Venezia sono già in atto flussi di cicloturisti e servizi connessi, un’economia in ascesa ma ancora di nicchia rispetto a quella più robusta e strutturata di altri paesi del centro e nord Europa.

La E-bike è la nuova frontiera del business, sia come ricerca (grandi gruppi multinazionali) che come commercializzazione, noleggio, e potenzialità di nuovi territori con orografia articolata.

La ciclabilità urbana stenta a decollare in Italia ma soprattutto stentano a decollare le figure professionali che la stimolano e la fanno crescere, a parte pochi esperti di pianificazione e comunicazione che sono sostanzialmente imprenditori di se stessi in un contesto di grande crisi di settore, per il resto non sono attive professionalità come il mobility manager aziendale o scolastico, l’esperto per gli uffici biciclette, operatori che promuovano il bike to work e nuovi stili di vita nell’ottica del meno auto e più spazi pubblici, qualità urbane, spazi per socializzare e pedalare, creando contesti attrattivi per nuove centralità commerciali urbane diffuse.

In questi ultimi settori ci sono competenze, ambiti formativi maturi come il Promotore della Mobilità Ciclistica sviluppato da UniVr, ma è assente la domanda delle loro professionalità che dovrebbe essere sviluppata dagli Enti pubblici prevalentemente a carattere locale.

Mirare a diventare un osservatorio permanente ….. e quello che possiamo fare oggi

Nei contesti di cicloturismo e di E-bike il valore economico deriva prevalentemente da imprenditorialità di piccole dimensioni, sarebbe bello riuscire a conoscere fatturati e numero di persone che vi lavorano su base annua; sarebbe interessante riuscire ad impostare una ricerca in tal senso.

Per analizzare questi segmenti di mercato del lavoro urbano del “pro bici” e valutarne le potenzialità economiche in termini di fatturati e di possibili dipendenti annuali dedicati si dovrebbe attivare una ricerca apposita al fine di avere risultati che assumano la dignità e l’aggiornamento di uno vero Osservatorio; ci vorrebbe un finanziamento per attivare una ricerca annuale che confronti la realtà italiana a quella degli altri paesi europei, ed indicare dove investire per avere i miglioramenti. I finanziamenti consentirebbero di dedicare una persona almeno part time per alcuni mesi per studiare questi mercati. Chi ci potrebbe finanziare? ECF, ANCMA, uno grande sponsor specifico? Anche il ricercatore dovrebbe avere requisiti e capacità che garantiscano un risultato.

In attesa che si riesca ad avere i fondi per sviluppare questa ricerca, l’Università di Verona – Corso promotore Mobilità Ciclistica assieme a FIAB organizza una giornata seminariale dal tema “Promotori mobilità ciclistica e mercato del lavoro; ambiti di remunerazione e di volontariato”, organizzata come autoformazione, cioè sono prevalentemente i partecipanti che raccontando la loro storia deliano il mercato nel quale si trovano con le potenzialità e criticità.

Programma della giornata

La giornata sarà organizzata con più tavoli di lavoro contemporanei ed a fine giornata i vari conduttori dei tavoli riassumeranno quanto emerso dal loro gruppo. Il programma di massima sarà il seguente: ore 9,30 inizio tutti assieme, poi ore 10 suddivisione in gruppi, ore 13 termine gruppi, e riassunto dei lavori dei gruppi, ore 14 pranzo, ore 15 una passeggiata di un’oretta per socializzare, ore 16 the + biscotti finale e saluti.

I tavoli di lavoro saranno:

  • – Cicloturismo
  • – E-Bike
  • – Ciclabilità urbana
  • – … altri da definire secondo suggerimenti preventivi dei partecipanti.

Numero e specificità dei partecipanti

Partecipanti, in numero massimo di 35 – 40 così ripartiti: fino a 30 circa Esperti Promotori della mobilità ciclistica diplomati da UniVr (su 54 diplomati complessivamente); 5 Fiab individuati tra i vertici della Federazione ed altre persone che in FIAB mirano o sono attente a creare lavoro od osservatori di questo fenomeno; massimo altre 5 persone esperte.

Risultati attesi

Nel breve periodo creare consapevolezza della situazione italiana, creare un movimento di pressione verso la politica per farsi parte attiva negli ambiti nei quali il cambiamento desiderato non dimostra di intraprendere azioni utili e strategie efficaci. Orientare ed eventualmente modificare nei dettagli contenuti e programmi del 4° corso Promotore.