#QualeBuonaStrada

#QualeBuonaStrada

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La nostra Rivista BC insieme a molti altri siti di informazione ciclistica ha lanciato oggi, giovedì 14 aprile 2016, la campagna #QualeBuonaStrada. Una Campagna che FIAB non può che rilanciare con convinzione.

“Il tema della sicurezza, o sarebbe meglio dire dell’insicurezza, dei ciclisti sulle nostre strade è drammaticamente agli onori della cronaca quasi quotidiana” afferma la nostra Presidente Giulietta Pagliaccio.

“Non bastasse il dramma delle vittime, si aggiunge un’indicibile violenza verbale da parte di troppi cittadini automobilisti che cercano di “lavarsi la coscienza” scaricando responsabilità sull’inerme ciclista reo di occupare uno spazio considerato una proprietà privata di chi ha un mezzo a quattro ruote e un motore.

Come FIAB lavoriamo da anni per diffondere un uso corretto del mezzo bicicletta, ma nulla può anche il più attento dei ciclisti contro automobilisti presi più dal loro smart phone che dai segnali stradali che indicano possibili pericoli stradali o dalla presenza di imprevisti

Da anni chiediamo modifiche al Codice della Strada che diano maggiore sicurezza agli utenti più vulnerabili della strada: abbiamo chiuso di recente la campagna #30elode con cui abbiamo dato voce ai più piccoli che devono poter vivere in sicurezza nelle loro città; abbiamo incontrato la Ministro Boschi per sollecitare l’attenzione del Parlamento e abbiamo scritto al Presidente del Senato Grasso perché la riforma del Codice della Strada trovi una veloce approvazione al Senato, senza se e senza ma.

Oggi non possiamo che accogliere e rilanciare questa nuova campagna perché finalmente si imbocchi una “buona strada”, quella che mette al centro la tutela dei più vulnerabili, dei più piccoli, dei più indifesi. Una buona strada è quella dove non esistono privilegi per i più forti a discapito dei più deboli e questo occorre insegnarlo anche attraverso un’adeguata campagna comunicativa che porti le persone a pensare che l’auto è un mezzo che va maneggiato con cura e attenzione e il telefono può attendere.”

Quale Buona Strada?

Ci sono notizie che non vorremmo mai leggere: il 26 marzo un gruppo di 3 ciclisti è stato investito da un’auto appena fuori Roma. Uno di loro ha perso la vita e altri due sono stati feriti.
Il 7 Aprile la stessa dinamica ha coinvolto un altro gruppo di ciclisti al Lido di Venezia, anche questa volta il risultato è di un morto e un ricoverato in gravissime condizioni.

Di fronte a questo tipo di notizie è difficile parlare di “tragica fatalità” e viene da porsi invece la domanda: se chi stava guidando non si è accorto di avere innanzi a sé un gruppo di ciclisti, dove stava guardando, invece di guardare la strada?

La risposta ce la fornisce l’ultimo rapporto sull’incidentalità ACI-ISTAT che rileva come il 28% degli incidenti stradali sono causati da alta velocità o da distrazioni alla guida. E la più grande fonte di distrazioni, lo sappiamo, è il cellulare che in ogni momento della giornata richiama la nostra attenzione.

A pagare cara la disattenzione sono come al solito i più deboli: nel corso dell’ultimo anno 273 ciclisti hanno perso la vita sulle strade italiane (+8,8%), a questi bisogna aggiungere 62 bambini uccisi e 12.217 bambini feriti nella fascia di età tra gli 0 e i 14 anni, con un aumento spaventoso del 27,3% per la fascia di età tra i 5 e i 9 anni.

Dal 2008 al 2014 oggi sono 456 i bambini che hanno perso la vita a causa di incidenti stradali nell’indifferenza della politica.

Questa situazione è inaccettabile per qualunque cittadino dotato di buon senso, tanto più se si pensa che la legge delega con le modifiche al codice della strada (che contiene diverse norme per la tutela dei più deboli) è ferma da oltre un anno e mezzo in attesa di discussione in Senato.

È per questo motivo che chiediamo:

  1. che la legge delega con le modifiche al codice della strada venga discussa e approvata al più presto;
  2. che il Governo si impegni a realizzare una campagna di comunicazione su tutti i media per spiegare agli Italiani che l’uso dell’automobile è incompatibile con l’uso del telefono cellulare.

Ci sono riforme che non possono più aspettare perché ogni giorno che passa è una vita persa nell’attesa della Buona Strada.
Nessuno di noi può più aspettare.

Chiunque volesse contribuire al buon esito di questa campagna può condividere questo post attraverso Facebook, attraverso il proprio blog o sito, attraverso Twitter utilizzando l’hashtag #qualebuonastrada e, ovviamente, inviandola via mail a:

  • Presidente del Consiglio, Matteo Renzi: presidente@pec.governo.it
  • Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio: segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
  • Presidente del Senato, Pietro Grasso: pietro.grasso@senato.it
  • Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini: laura.boldrini@camera.it

Campagna promossa da:
Bikeitalia.it
Lifeintravel.it
Viagginbici.com
Cyclinside.it
Bicilive.it – Urban.bicilive.it
Rivista BC
Ciclismo.it
Bikelive.it
MTB-mag.com
BDC-mag.com
Bike Channel
Tuttobici Web