Ragazze in tandem, un viaggio alla cieca da nord a sud perché pedalare è per tutti

Ragazze in tandem, un viaggio alla cieca da nord a sud perché pedalare è per tutti

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Sono partite da Milano il 19 settembre e contano di arrivare a Lecce il 3 novembre dopo parecchie settimane passate in sella. Loro sono le Ragazze in tandem, un progetto di Giusi Parisi, 34 anni, persona cieca dalla
prima infanzia, originaria della Puglia e residente a Milano. “Il tandem, e più in generale la bicicletta, è un mezzo sostenibile e non inquinante, e rappresenta la perfetta metafora della vita – spiega Parisi -. A volte ti fa faticare, a volte ti costringe a fermarti per ripararlo, ma ti insegna ad apprezzare ogni piccola cosa, sensazione o incontro che farai in sella, insomma a dare importanza al viaggio che hai davanti”. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, sempre attenta a valorizzare e a far conoscere progetti che dimostrano quanto la mobilità attiva abbatta le barriere, stimolando incontri e condivisione.

Insieme a Giusi Parisi in questo viaggio ci sono altre quattro amiche. In tutto sono tre le persone non vedenti. Se volete sostenere il progetto delle Ragazze in tandem è aperto il crowdfunding su Eppela, mentre sui social (Facebook e Instagram) trovate immagini, video e story tappa dopo tappa. Il tandem è un mezzo di trasporto che queste amiche vorrebbero far riscoprire, proprio perché permette anche a persone con disabilità di godersi un viaggio in serenità e sicurezza. A questo proposito propongono un sondaggio a cui potete partecipare online.

Come ha spiegato Giusi Parisi questo progetto ha anche l’obiettivo di “spronare sempre più persone, in particolare donne, che nel mondo ciclistico sono ancora una minoranza, ad avvicinarsi al meraviglioso mondo del cicloturismo”. Esattamente come appena fatto durante la MIA Women Ride. “Il tandem è l’unica bicicletta su cui può pedalare anche chi non vede e, ancora meglio, è l’unico mezzo di trasporto che permette anche a persone con varie disabilità di dare un contributo attivo nello spostamento e nel frattempo percepire tutto ciò che gli sta intorno o sotto le ruote”.