Rallentando – Brava gente. Un viaggio tra memoria e solidarietà

Rallentando – Brava gente. Un viaggio tra memoria e solidarietà

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PROGETTO RALLENTANDO – BRAVA GENTE

Un viaggio straordinario tra Memoria e Responsabilità

31 GIORNI DI VIAGGIO

oltre 2.500 KM

28 CAMPI DI CONCENTRAMENTO E LUOGHI DELLA MEMORIA

BICI —PATTINI —A PIEDI

Un’impresa senza precedenti. Un’impresa al contempo sportiva, educativa e culturale: attraversare in bici, in pattini e in¬fine a piedi, in 1 mese e oltre 2.500 km di percorso, tutti i principali Campi di concentramento e i luoghi della Memoria italiana legati alla deportazione. 28 luoghi, troppo spesso dimenticati. Luoghi che ci parlano del passato ma che sussurrano al presente e al futuro del nostro Paese.

A tratti in solitaria e a tratti in compagnia, il viaggio senza mezzi a motore diventerà lo strumento attraverso il quale guardare la storia da vicino, per onorare chi ha perso la vita per la nostra libertà e per attirare l’attenzione su un tema spesso taciuto ma di fortissima rilevanza: l’irreversibile scomparsa della Memoria.

Oggi anche gli ultimi testimoni diretti della Resistenza e della deportazione stanno infatti scomparendo. Con loro scomparirà definitivamente la testimonianza diretta di un’epoca fondamentale per la libertà in Italia ed Europa. La loro scomparsa dettata da motivi anagrafi¬ci ci pone il tema della “futura memoria”: chi e come ricorderà quei fatti? Non bisogna sottovalutare la portata empatica e potentemente evocativa di una narrazione diretta. Quando anche l’ultimo testimone sarà scomparso e non potrà più raccontare quei fatti dalla propria viva voce, quella storia si potrà apprendere solo più dai libri e dai ¬film. Questo comporterà il rischio che le giovani generazioni sentiranno come molto distanti quei fatti e, con essi, tutto il portato di valori fondativi della nostra democrazia che quell’epoca ci ha consegnato.

Sarà inizialmente una corsa contro il tempo, che partirà veloce sulle due ruote, per proseguire rallentando sui pattini in linea e terminerà a passo d’uomo. Una lentezza progressiva necessaria a riflettere e a riflettersi sulla storia del nostro Paese. Sulle sue responsabilità. Ma anche sulle sue energie e potenzialità.

Si parte l’8 settembre, anniversario dell’armistizio, in quanto tale data incarna lo spirito di un’Italia che ha saputo riguadagnare la propria dignità rifiutando la resa al nazifascismo. Tanti italiani, perlopiù giovani, scelsero la Resistenza e la lotta di Liberazione, scelta che ci ha consegnato un ordinamento democratico e un’Italia liberata e, con essa, il dovere della memoria del sacrificio di uomini e donne, civili e militari.
Così anche oggi si sceglie. Si sceglie di procedere sulle proprie gambe, rallentando lungo gli oltre 2500 Km di strada, per vedere da vicino una storia che qualcuno vorrebbe rimuovere. Una storia che sconfessa l’assunto autoconsolatorio – quanto falso – degli italiani “BRAVA GENTE”.

Si è convinti che solo guardando i propri lati oscuri, le proprie fragilità si possa sognare e contribuire a costruire un Paese migliore. Accogliente, coeso e solidale.
Ci si mette in cammino; mettendoci polmoni, cuore, gambe e testa.
Rallentando.

CHI SIAMO
Rox Bax (Rosario Basciotti): lui è quello che ci mette le gambe e il fiato, viaggerà in solitaria per i 2.500 Km di tragitto. Ha 29 anni, ha studiato scienze motorie con specializzazione in Management dello Sport e si guadagna da vivere insegnando fitness nelle palestre. Ha iniziato a viaggiare sui Pattini nel 2012 realizzando il “Giro d’Italia in Pattini”: 3000 km in 42 giorni, con diverse tappe enogastronomiche, visitando alcune delle aziende collegate ad Eataly. Poi nel 2013 ha raggiunto, insieme ad un amico, Lisbona. 3300 km in 26 giorni. L’anno dopo ha fatto un viaggio “più corto” in Corsica partendo e tornando a Torino, con poco più di 1000 km totali ma 16000 metri di dislivello. Nel tempo libero ovviamente si allena correndo, pedalando o praticando altri sport.

Rosario sarà in costante contatto con Alessandro Azzolina, 33 anni, appassionato di storia, ha studiato Relazioni internazionali. Organizza progetti culturali ed educativi in Italia ed Europa legati ai temi della Memoria che coinvolgono ogni anno migliaia di giovani e meno giovani. Ha ideato il progetto e ne cura gli aspetti storici, comunicativi e logistici.