Riconoscimento FIAB “associazione di protezione ambientale”

Riconoscimento FIAB “associazione di protezione ambientale”

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MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

Individuazione di varie associazioni di protezione ambientale ai sensi dell’art. 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni.

(Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5-8-2004)

(…. ) Con decreto ministeriale 28 maggio 2004, registrato dal Ministero dell’economia e delle finanze – Ragioneria generale dello Stato Ufficio centrale del bilancio in data 9 giugno 2004, l’associazione denominata «FIAB – Federazione italiana amici della bicicletta onlus», con sede in Milano, via Borsieri n. 4/E, e’ individuata tra le associazioni di protezione ambientale.

La FIAB è un’associazione per l’Ambiente

Esiste già in questo sito una sezione di informazioni generali, che spiega cos’è e cosa fa la FIAB. Qui si vuole però sottolineare il fatto che la FIAB è fondamentalmente un’associazione “ambientalista”.

Ormai è sempre più chiaro che, nel quadro dei provvedimenti da adottare per ridurre traffico e inquinamento, possa realisticamente trovare spazio – e dare risultati apprezzabili – anche una politica volta a favorire l’uso della bicicletta.
Tralasciamo quindi, in questa sede, l’analisi del perché la bicicletta è un mezzo di trasporto sostenibile, da sostenere ed incentivare, per migliorare l’ambiente. Su questo tema comunque molti interventi sono reperibili su questo ed altri siti.

Lo statuto della FIAB recita, in apertura, che “Scopo dell’associazione è lo svolgimento di attività nel settore della tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente in particolare promuovendo l’uso della bicicletta con iniziative per migliorare mobilità e qualità della vita urbana e per la pratica di una forma di escursionismo rispettosa dell’ambiente“.
Questo chiarisce quindi che la Fiab non è un’associazione per il tempo libero, tantomeno un’associazione sportiva.

Le associazioni aderenti alla FIAB – e la FIAB stessa – fanno lobbying nei confronti dei pubblici poteri per ottenere interventi e provvedimenti a favore della circolazione sicura e confortevole della bicicletta e, più in generale, per migliorare la vivibilità urbana (piste ciclabili, moderazione del traffico, politiche di incentivazione, uso combinato bici + mezzi collettivi di trasporto – e in particolare treno+ bici – , ed altro); organizzando manifestazioni di ciclisti, presentando proprie proposte e progetti, organizzando convegni e corsi su questi temi (sui quali la conoscenza tecnica è ancora poco diffusa), ecc.

Come ogni associazione ambientalista la FIAB (soprattutto tramite le associazioni aderenti) promuove anche attività per il tempo libero. E’ naturale che, nella sua specificità, ciò si attua in simpatiche iniziative “cicloescursionistiche” o “cicloturistiche”, sempre però con spirito di promozione dell’uso della bicicletta, sempre con lo scopo di far conoscere un modo diverso di far turismo (ecocompatibile o sostenibile, che dir si voglia) , di approfondire la conoscenza del territorio, in tutte le sue emergenze ambientali e storico-culturali, e perché no, di fare una sana attività motoria (in genere non particolarmente faticosa).
E per il cicloescursionismo ed il cicloturismo la FIAB si adopera anche con la pubblicazione di percorsi, la proposta per la realizzazione di cicloitinerari (ad. es. la Ciclopista del Sole e Bicitalia), l’apposizione di segnaletica specializzata, ecc.

Nel sito della FIAB è possibile vedere come, concretamente, l’attività a favore dell’uso della bicicletta viene svolta dalla FIAB con iniziative e alleanze a 360 gradi. Spicca però la collaborazione con altre associazioni ambientaliste o con il Ministero dell’Ambiente.