Risoluzione bici: per l’ONU la crisi climatica si combatte pedalando

Risoluzione bici: per l’ONU la crisi climatica si combatte pedalando

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È stata approvata la risoluzione dell’ONU nella quale si cita la bicicletta come elemento fondamentale per contrastare la crisi climatica. Il documento ha ricevuto il supporto unanime dell’assemblea composta da 193 membri e, pur non essendo vincolante per gli Stati, rappresenta un altro passaggio istituzionale che accredita sempre di più la bicicletta e la mobilità attiva in generale come elementi chiave su cui investire.

Nel documento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite si chiede agli Stati membri di “integrare la bicicletta nel trasporto pubblico, in ambienti urbani e rurali nei paesi sviluppati e in via di sviluppo”; inoltre si suggerisce alla politica di “prestare particolare attenzione alla bicicletta nelle strategie di sviluppo trasversali, compresi i servizi di bike sharing”; la bicicletta deve essere considerata sempre in “politiche e programmi di sviluppo internazionali, regionali, nazionali e subnazionali”.

Da oltre trent’anni FIAB sostiene e promuove quello che oggi l’ONU ha approvato all’unanimità con una risoluzione storica: la mobilità ciclistica può consentire agli Stati di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, “compresa la riduzione delle emissioni di gas serra”. Ecco il commento del Presidente FIAB, Alessandro Tursi: «Le Nazioni Unite, con questa risoluzione, segnano un ulteriore passo avanti, dopo l’istituzione nel 2018 della Giornata Mondiale della Bicicletta che da allora si celebra ogni 3 giugno. Prosegue dunque il percorso di riconoscimento globale della bicicletta come strumento indispensabile per le sfide che l’umanità ha di fronte. Sarà utile anche nel dibattito italiano, dove permangono resistenze culturali e la bicicletta ancora fatica a essere riconosciuta come soluzione persino dinanzi allo scottante tema dell’indipendenza energetica dalla Russia e all’impennata dei costi dei combustibili».