Mobilità ciclistica: i risultati della legislatura. In attesa della legge quadro…

Mobilità ciclistica: i risultati della legislatura. In attesa della legge quadro…

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In chiusura di legislatura Fiab fa un bilancio degli obiettivi raggiunti in Parlamento a sostegno della mobilità ciclistica. Un percorso che dal 2013 a oggi ha visto la Federazione e le associazioni impegnate in un dialogo continuo con tutta la politica. Come vi avevamo anticipato, è di qualche settimana fa l’approvazione alla Camera della legge quadro.

In attesa ora che il Senato approvi in via definitiva quelle disposizioni, Fiab richiama all’importanza delle leggi e delle risorse a favore della mobilità ciclistica, dal cicloturismo al bike to work. «Siamo convinti che facciano bene all’economia del paese», le parole della presidente Giulietta Pagliaccio che ha poi sottolineato l’urgenza della legge quadro ora in mano a Palazzo Madama a pochi mesi dalle urne.

Ci sono poi i risultati concreti di questa legislatura: 10 anni fa Fiab raccoglieva 10mila firme per il riconoscimento dell’infortunio in itinere, allargando la copertura assicurativa anche a chi va al lavoro in bicicletta: obiettivo raggiunto nel corso della legislatura. Positivo anche il capitolo sul reato di omicidio stradale, nella speranza che il dibattito pubblico tuteli sempre di più gli utenti deboli della strada.

Accolte con soddisfazione anche le risorse economiche che, di anno in anno, sono state stanziate dalle leggi di bilancio sul terreno promettente del cicloturismo. Settore a cui Fiab dedica ogni anno un’edizione della Bicistaffetta come stimolo alla politica locale, regionale e nazionale per intervenire con il portafoglio e con i progetti su ciclovie fondamentali per i territori.

L’impegno di Fiab, come ribadiscono in Federazione, si rinnoverà con gli interlocutori politici della prossima legislatura. Ponendo sempre come priorità non soltanto la mobilità ciclistica, ma anche quella che in sede europea l’ECF definisce come mobilità attiva.