A 65 anni dall’uscita del capolavoro di Vittorio De Sica, sabato 16 novembre a Roma sarà possibile pedalare lungo un itinerario che ripercorre i luoghi dove è stata girata la pellicola.
Ma ci occuperemo anche dei ladri di oggi e parleremo della campagna della FIAB contro il furto e, soprattutto, del convegno Fiab “Ladri di biciclette. Ieri, oggi. E domani? “ che il 21 novembre che si svolgerà a Milano (Acquario Civico, viale Gadio 2, inizio ore 9.45) e in cui verranno resi pubblici i dati dell’indagine nazionale sul fenomeno dei furti di biciclette. La ricerca è stata condotta grazie alla collaborazione di tutte le associazioni Fiab sparse per il territorio nazionale. Obiettivo dell’evento è quello di definire, in accordo con le istituzioni, le linee guida per il contrasto del furto da inserire all’interno dei biciplan comunali.
Si partirà alle 9.30 da piazza Conca d’Oro, all’uscita della metropolitana. Il percorso terminerà verso le 16 in zona stadio Flaminio.
Il percorso di Ladri di biciclette
Questo percorso ci da la possibilità di ripercorrere le strade ed i luoghi in cui è stato girato 65 anni or sono il film in questione. Si potrà costatare quindi come la Roma delle borgate, perché Val Melaina rientra nelle borgate ufficiali del Fascismo, fosse lontana , emarginata e povera rispetto alla Roma centrale, per raggiungere la quale si dovevano percorrere lunghi tragitti a piedi fra sterrati e strade polverose, per poi stiparsi in autobus stracolmi di persone. Tutta la vita economica, legale o illegale, si svolgeva al centro dove il protagonista si doveva recare per lavorare ed anche per ritrovare la bicicletta rubatagli, per riscattare la stessa bici dal Monte di Pietà, per chieder consiglio alla veggente, per affrontare il ladro e per scoprire che anche la carità (pane e preghiere) della “buona borghesia” si fa in centro.
In centro, anche lì c’è la povertà, ma lì il tessuto sociale regge tant’è che per proteggere il ladro si solleverà, contro il derubato e la guardia, la comunità del vicolo. Al contrario i sottoproletari della periferia ci sono descritti come soggetti completamente isolati, in concorrenza per il posto di lavoro davanti all’ufficio di collocamento e soli nei poveri appartamenti dei palazzoni. L’unica risposta di solidarietà il protagonista la riceverà da un amico di partito che si divideva tra l’essere uno spazzino di giorno e figurante di una misera compagnia di avanspettacolo di notte.
Nota a margine: i sottoproletari delle borgate (lontane, emarginate e povere) si muovono con naturalezza nella città storica perché in quella sono nati e cresciuti e da quella sono stati deportati.
Su Wikipedia la scheda e la trama del film
LOCATION RIPERCORSE DAL NOSTRO GIRO
- Via di Val Melaina, ci sono le Case popolari dove abita il protagonista e la sua famiglia. Negli stessi lotti c’è l’ufficio di collocamento via Gran Paradiso / via Scarpanto.
- Ponte Tazio è vicino alla fermata (via Maiella) dell’autobus presso la quale si incontrano padre e figlio – km. 1,5 circa dalle abitazioni.
- via Nomentana (percorso non fa parte delle location del film).
- Piazzale di Porta Pia capolinea dell’autobus che porta a via Maiella.
- Porta Pinciana è dove il protagonista riceve i rudimenti da attacchino.
- via Crispi è dove avviene il furto della bicicletta.
- via dei Montecatini c’è la sede dell’ufficio presso il quale ha preso servizio il protagonista.
- Piazza Vittorio primo luogo di ricerca della bici rubata (non verrà toccato dal nostro percorso).
- Ponte Palatino dove padre figlio bloccano il vecchio che hanno visto parlare con il ladro.
- San Michele – Porta Portese è dove il ladro ed il vecchio vengono visi parlare e poi il ladro scappare. La scena seguente, nel film, è girata in una spianata ormai ricoperta per kilometri da edifici.
- Viale delle Terme di Caracalla – chiesa SS. Nereo e Achilleo (non verrà toccato dal nostro percorso).
- (San Cosimato – sosta pranzo non fa parte delle location del film).
- via Giacomo Venezian 19/A – casa della veggente.
- vicolo della campanella dove c’è la Casa di Tolleranza nella quale si è rifugiato il ladro e dove c’è, in altro portone, l’abitazione del ladro.
- Ponte Duca D’aosta dove vagano padre e figlio e dove il figlio si perde.
- via Pietro da Cortona dove il protagonista ruba una bicicletta.
- viale Tiziano Stadio Flaminio (all’epoca del film Stadio Nazionale abbattuto nel 1957, dove si disputava la partita della Roma).
Per aderire alla biciclettata del 16 novembre scrivere a Marco Gemigniani (lorbrulgrud@gmail.com) o Roberto Cavallini (rbrt.cavallini@gmail.com)