Sara Rubatto. In bicicletta con il cuore

Sara Rubatto. In bicicletta con il cuore

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Sara praticava nuoto agonistico, ma all’età di 18 anni le è stata diagnosticata una cardiopatia che a detta dei medici le avrebbe impedito di fare qualsiasi attività ed è stata messa in lista per un trapianto cardiaco.

La sua reazione è stata un profondo cambiamento di vita alla scoperta di se stessa ed un salto verso la fede.

Per caso Sara ha scoperto che andando in bici il suo cuore si normalizzava e da allora viaggia ogni volta che può in bicicletta ed è la perfetta testimonianza di come la bicicletta può salvare la vita.

Tra suoi viaggi da Torino a Gerusalemme, Da Torino a Capo Nord e numerosi viaggi in Africa e in India dove ha imparato l’importanza della solidarietà e dell’aiuto a chi non ha nulla.

Sara pedala per raccogliere fondi da dedicare ai poveri: ha percorso 6.600 Km da Torino a Gerusalemme con 300 euro in tasca, pubblicando la sua esperienza di fatica, gioia, incontri in un diario di viaggio.
Il libro è “Due ruote per tornare a sognare”, Homeless Book ed. 2013 che sta presentando in diverse città in tutta Italia, il cui ricavato andrà ad un progetto di realizzazione di casa di accoglienza diurna a Torino.

La sua scelta di vita essenziale (10 Kg di bagaglio tra cui le scarpe da bici e solo un paio di ciabatte…) si è trasformata in un racconto anche divertente, di scoperta del mondo fuori e dentro di sé corredato da fotografie forti: i volti, il deserto, un frutto come unico cibo reperito in un giorno, la cena a base di zucca cruda aperta con i “cucchiaini” per il cambio gomme (neanche una foratura in tutto il viaggio!)…

La sua prossima impresa, prevista a partire da inizio anno 2014, è un viaggio in lungo e largo per il mondo ed alle povertà del mondo per un anno e mezzo (ca. 52.000 Km). Il fine: raccogliere fondi per realizzare una casa di accoglienza per le nuove povertà, a Torino.

Sara è socia FIAB e nelle sue presentazioni ricorda l’importanza della bicicletta come strumento di salvaguardia per la salute invitando chi incontra a destinare alla FIAB il 5×1000.