Da tempo la Fiab Ciclocittà Saronno chiedeva la riconversione del breve tratto dell’ex ferrovia che portava fino a Seregno. E infatti dopo la candidatura del comune al programma sperimentale nazionale sulla mobilità sostenibile finanziato dal Ministero dell’Ambiente, il comune lombardo ha ottenuto ora un milione di euro per la realizzazione della Ciclo-metropolitana saronnese. Tracciato utile per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, «opportunità unica» secondo l’associazione locale per riqualificare la linea ferrata.
Il progetto della ciclopedonale a Saronno lungo l’ex ferrovia ha ottenuto l’11esimo posto tra tutte le amministrazioni in lista per i finanziamenti del Ministero dell’Ambiente. Ormai in disuso, il percorso aveva ricevuto attenzione e interesse di cittadini e associazioni per una sua riconversione. Una volta istituitasi, l’associazione Fiab di Saronno ha spinto in questa direzione.
Pochi chilometri di greenway che non servirebbero soltanto alla mobilità ciclistica urbana. Al confine con più province, il tracciato rientra anche negli obiettivi per una migliore intermodalità treno+bici. La discussione, secondo l’associazione Fiab di Saronno, è oggi sul progetto originario della Ciclo-metropolitana saronnese. Infrastrutture che riqualificando ex ferrovie, diventano anche arredo urbano come abbiamo visto nell’ultima Bicistaffetta.
«Non vorremmo che con lo spazio molto largo della massicciata si pensasse a nuovi parcheggi per le auto. In quelle zone di Saronno già ci sono». Il presidente della Fiab locale Franco Casali, che ricopre anche il ruolo di consigliere comunale, non rinuncia al dialogo con l’amministrazione. «Chiediamo maggior chiarezza da parte del comune sul destino di quei chilometri dell’ex Saronno-Seregno. Ciclopedonale, oppure altre strade e parcheggi per auto?».