Porte aperte sull’ex ferrovia dell’Anapo. Fiab convince la Regione Sicilia

Porte aperte sull’ex ferrovia dell’Anapo. Fiab convince la Regione Sicilia

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L’accesso un tempo era vietato. Poi grazie al lavoro dell’allora coordinatore regionale Fiab Giampaolo Schillaci si riuscì a strappare una convenzione con la Regione Sicilia per l’accesso – ai soli tesserati – alla strada carrabile lungo la Valle dell’Anapo. Strada ferrata divenuta poi carrabile, ma ancora interdetta all’accesso delle biciclette. Fino allo scorso 15 giugno quando l’assessorato dello sviluppo rurale ha disposto la possibilità di circolazione di tutte le mtb sul tratto che va da Ponte Diga a Fusco.

Il coordinatore regionale Fiab in Sicilia, Simone Morgana, ha subito festeggiato il risultato del «lavoro silenzioso» che Federazione e associazione svolgono da sempre sui temi del cicloturismo e della mobilità urbana. Nel merito, la decisione della Regione di rendere ciclabile (per tutti) il tratto dell’ex ferrovia tra Ponte Diga e Fusco aggiunge un nuovo tassello al cicloturismo nell’isola. La Valle dell’Anapo, il fiume che sfocia nello Ionio, rientra infatti in una riserva naturale.

L’apertura all’utilizzo ciclabile delle vecchie strade ferrate per scopi turistici e non rispecchia in pieno le priorità che Fiab mantiene quando si parla di vacanza in bicicletta: se valorizzato, l’esistente, che va dalle ex ferrovie alle strade a basso traffico, riveste un ruolo chiave per quell’Italia fuori rotta, lontano dai centri del turismo di massa.

Come specificato nel documento – in allegato – dell’assessorato regionale competente, la disposizione di transito di biciclette lungo quel tratto della Valle dell’Anapo elenca infine alcuni criteri di sicurezza che i ciclisti dovranno rispettare: l’utilizzo di luci posteriori e anteriori sempre accessi nei passaggi in galleria, la sottoscrizione di una liberatoria di responsabilità e il mantenimento di una velocità moderata sul percorso.