La Regione Sicilia sta elaborando il Piano Regionale dei Trasporti. Un lavoro importante che può rappresentare la nuova mappa su cui costruire lo sviluppo dell’isola. Non solo perchè traccia le regole per la viabilità, ma perchè permette di comprendere quale sia l’indirizzo politico regionale sulla mobilità “dolce”.
In questo senso la Regione Sicilia, grazie anche al contributo di Fiab, con Decreto Assessoriale pubblicato sulla GURS n. 28 del 01/07/2005, aveva adottato il Piano della Mobilità Non Motorizzata in Sicilia. Un piano fondamentale per lo sviluppo della mobilità sull’isola, che lo stesso Decreto assessoriale, all’art. 1, dichiarava di adottare per realizzare una rete regionale di mobilità alternativa di trasporto a basso o nullo impatto ambientale con l’utilizzazione dei sedimi delle linee ferroviarie dismesse e di altra viabilità minore o secondaria.
Il piano struttura la sua ratio nel recupero di quei canali viari che per la mobilità veicolare pesante sono oramai inutilizzabili, per ragioni differenti, e che, invece, rappresentano un patrimonio inestimabile per la mobilità cosiddetta “dolce”. Pensiamo alle vecchie ferrovie dismesse, a moltissime strade secondarie ormai abbandonate, alle antiche trazzere. Realtà che oggi sono il manifesto di una mobilità alternativa ed in grande crescita. Il Piano della Mobilità non Motorizzata in Sicilia è concepito, per definizione espressamente riportata all’interno dello stesso, come parte integrante del Piano Regionale dei Trasporti e, quindi, i due piani devono necessariamente essere strettamente collegati e sistematicamente aggiornati in coordinamento fra loro. Pena la violazione delle stesse previsioni di cui al Decreto Assessoriale del 06/06/2005.
In questo senso il Coordinamento Regionale Fiab Sicilia ha avviato un dialogo con la Regione Siciliana, affinchè i dipartimenti competenti provvedano ad inserire nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti le previsioni di cui al Piano della Mobilità non Motorizzata.
Il Coordinamento Regionale Fiab Sicilia, rappresentato da Simone Morgana, con il lavoro puntuale e preciso di Gaetano Brucoli, ha inviato due note ai Dipartimenti Trasporti, Turismo e Ambiente della Regione Siciliana, chiedendo con la prima del 13/03/2017, l’integrazione ed il coordinamento del redigendo Piano Regionale dei Trasporti con il Piano della Mobilità non Motorizzata in Sicilia e con la seconda, del 29/03/2017, specificando la necessità di inserire nel Piano Regionale dei Trasporti questa semplice definizione: “per tutto ciò che concerne la tematica della mobilità non motorizzata, il Piano Regionale dei Trasporti, si avvale ed acquisisce come propria parte integrante e in qualità di piano di settore, il vigente Piano Regionale della Mobilità non Motorizzata, approvato con Decreto del 6 giugno 2005 e pubblicato in GURS supplemento ordinario n° 28 del 01/07/2005. Tale piano potrà essere sottoposto ad aggiornamento sia autonomamente che più complessivamente all’interno dell’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti”.
L’inserimento di questo periodo all’interno del dettato previsionale del Piano Regionale dei Trasporti, permetterebbe di sfruttare integralmente le previsioni inserite all’interno del Piano Regionale della Mobilità non Motorizzata. In assenza di tale coordinamento il risultato sarebbe quello di avere un piano, quello della Mobilità non Motorizzata, indubbiamente affascinante, ma praticamente non funzionale, perchè di esclusiva pertinenza del Dipartimento Turismo e non calato nelle previsioni regolamentari ed attuative del trasporto regionale, cosa che sarà possibile ottenere solo con l’integrazione proposta dal Coordinamento Regionale Fiab Sicilia.
Rimaniamo adesso in attesa di un positivo riscontro da parte della Regione Siciliana, segnale che permetterebbe di rendere operativo quello che sulla carta è un Piano fondamentale per lo sviluppo di una nuova mobilità sull’isola più grande del Mediterraneo.