Il testimonial della prossima campagna Fiab
Condividi!

Se torniamo con la memoria alla nostra infanzia non possiamo fare a meno di pensare ai pomeriggi in cortile in bicicletta, a quanto fosse facile andare a scuola in completa autonomia o sbrigare quelle piccole richieste di aiuto dei nostri genitori come comperare il latte, il pane o il giornale.

Oggi queste piccole conquiste di autonomia sono spesso impossibili per i nostri figli, costretti spesso a muoversi come sotto scorta, rigorosamente in automobile, o accompagnati per mano lungo strade cittadine insidiose e poco accoglienti.

Il fatto è che le nostre città sono cambiate: è aumentato il numero delle automobili in circolazione e la loro  velocità.

 

Ebbene, oggi abbiamo un’occasione storica per cambiare le nostre città perché in questi giorni è in discussione la legge delega al Governo per la modifica del codice della strada. Tra le proposte sul tavolo ci sono diverse norme che riguardano chi si muove in bicicletta, una su tutte è la proposta di rendere il limite di 30 km/h lo standard di velocità su tutte le strade urbane.

Esperienze nazionali e internazionali dimostrano in modo inequivocabile che la velocità delle auto è la prima causa di mortalità per chi si muove in bicicletta: è importante che i nostri decisori politici comprendano che è indispensabile per fare in modo che il limite di 30 km/h venga finalmente inserito all’interno del nuovo codice della strada.

FIAB è in prima linea in questa attività di lobby politica e stiamo lavorando ad una campagna di pressione su Parlamento e Governo per spingerli ad agire, finalmente.

Impedire ai nostri figli di utilizzare la bicicletta per spostarsi non significa solamente negare loro il piacere di scaricare la loro dirompente energia in una sana attività fisica, ma anche inibire lo sviluppo della loro indipendenza e della fiducia in sé stessi, elementi determinanti per consentire la formazione di adulti responsabili e sicuri di sé.

 

Abbiamo però bisogno di voi e, ancor di più, dei migliori testimonial possibili: i nostri figli.

Abbiamo bisogno di raccontare ai nostri rappresentanti politici la quotidianità dei nostri bambini: facciamo raccontare ai nostri ragazzi come si muovono, come vorrebbero muoversi e il perché non possono utilizzare la bicicletta per spostarsi in autonomia; indirizziamo un messaggio a Parlamento e Governo e chiediamo loro “quale futuro avete in mente per i nostri figli?”

Quello che vi chiediamo è di realizzare una breve video-intervista a voi stessi e ai vostri figli da cui estrapoleremo un video che sarà il cuore della nostra campagna di pressione.

Poche semplici informazioni per voi:
qui… troverete il testo delle domande da fare a vostro figlio e a voi stessi. È fondamentale che tutte le risposte siano brevi e concise;

qui …. un breve vademecum per realizzare video efficaci.

Oltre a inviarci il video, trattandosi di minori, abbiamo bisogno anche di una liberatoria firmata da entrambi i genitori per l’utilizzo delle immagini: qui…potete scaricare le lettere liberatorie (per le riprese del bambino e del genitore) firmata da entrambi i genitori.

Tutti i video dovranno essere inviati entro il 25 settembre all’indirizzo di posta elettronica info@trentaelode.org.

Per l’invio dei file video e della liberatoria occorre utilizzare applicazioni web come wetransfer (a questo link trovate una piccola guida per utilizzare wetransfer: click.) o dropbox.

 

L’Italia negli ultimi anni è rimasta molto indietro rispetto al resto d’Europa sul tema della mobilità e il momento migliore per cambiare rotta è adesso.
Il cambiamento avviene anche con piccoli gesti di ognuno di noi: aiutaci a realizzare questo video collettivo.

Vogliamo raccontare una storia diversa ai nostri figli: “C’era una volta una città con tante auto…ma per fortuna oggi non c’è più”

 

Grazie per la tua collaborazione!