Trenitalia, indietro tutta: le pieghevoli tornano nella sacca

Trenitalia, indietro tutta: le pieghevoli tornano nella sacca

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*Aggiornamento del 29 febbraio: FS in una nota stampa annuncia che alla luce di alcune richieste, anche da parte di associazioni dei consumatori, Trenitalia ha deciso di sospendere l’applicazione, a partire dal 1 marzo, del nuovo regolamento. Aspettiamo quindi il nostro confronto del 6 marzo.

Nell’agenda di FIAB c’è un incontro importante fissato per il 6 marzo con i vertici di Trenitalia, per discutere il nuovo regolamento sulle bici pieghevoli che ha suscitato non poche (e giuste) polemiche. Infatti, dal 1° marzo si potrà viaggiare sulle Frecce di Trenitalia solo con le pieghevoli inserite in una apposita sacca, da sistemare in uno degli spazi per i bagagli. Come recita l’annuncio pubblicato sul sito di Trenitalia, “A bordo dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca potrai trasportare la bici pieghevole a condizione che sia opportunamente chiusa, spenta (se elettrica) e riposta nell’apposita sacca, le cui dimensioni non devono essere superiori a cm 80x110x45”. Inoltre leggiamo che “In caso di inadempienza delle disposizioni previste, dovrai scendere dal treno alla prima stazione in cui si effettua fermata e sarai regolarizzato con il pagamento di una penalità di 50 €”.

Con questa scelta – spiega Trenitalia – si vuol garantire un viaggio ancora più confortevole a tutti i clienti, evitando che le pieghevoli vengano lasciate in punti sensibili del treno, come ad esempio i corridoi di transito o all’ingresso delle carrozze. Una spiegazione che lascia grosse perplessità e che di fatto scoraggia l’intermodalità e la mobilità sostenibile.

Pieghevoli e Trenitalia: l’intermodalità diventa più complicata

L’obbligo della sacca per le pieghevoli era in vigore molti anni fa, poi è stato abolito proprio per facilitare la vita a chi sceglie l’intermodalità, soprattutto per i pendolari che fanno viaggi in treno di durata abbastanza breve e che hanno bisogno di muoversi con una certa agilità.

L’annuncio del nuovo regolamento di Trenitalia ha provocato polemiche per diverse ragioni. In primis acquistare una sacca apposita ha un costo (stimato come minimo di 20 euro), ma soprattutto si complicano le manovre del trasporto, andando a penalizzare – anziché favorire – chi sceglie di muoversi in bici.

Alla partenza ci vuole tempo (oltre che una certa dose di destrezza) per aprire la sacca e infilare la bici da estrarre nuovamente all’arrivo. La custodia risulta poi un intralcio per chi viaggia e si sposta pedalando: al termine dell’utilizzo va infilata nello zainetto o riposta in una custodia appesa alla bici. Si tratta di un pezzo in più da portarsi appresso ( nonché da ricordarsi). Inoltre, sui vagoni, non è facile trovare posto negli spazi per i bagagli, che sulle Frecce, soprattutto nelle classi più economiche, sono diventati sempre più ridotti e che variano a seconda della tipologia del treno. Ci possono essere infatti diversi spazi per i bagagli: i vani vicino ai vestiboli (qui una pieghevole anche da 20″ ci può stare; i ripiani sopra i sedili (una pieghevole per quanto piccola non ci può stare in sicurezza); gli spazi fra i sedili dos-à-dos (qui una Brompton ci può stare, pieghevoli più grandi difficilmente).

Inoltre, per le bici nelle bagagliere, sarebbero necessari sistemi antifurto per poterle legare le bici con un lucchetto.

Le regole nel resto d’Europa e per Italo

Ma qual è il regolamento nel resto d’Europa? Abbiamo fatto un’indagine fra le principali compagnie di trasporto ferroviario europee e sono davvero poche quelle che prevedono l’obbligo della sacca per le pieghevoli. L’obbligo c’è soltanto in Finlandia (VR) e in Spagna (Renfe alta velocità). Nel Regno Unito solo due delle undici compagnie che fanno servizio alta velocità prevedono la sacca obbligatoria. Non sussiste invece in Germania (DB), Francia (SNCF), Svizzera (SBB-CFF-FFS), Austria (OBB), Olanda (NS), Belgio (SNCB) e Danimarca (DSB).

In Italia, abbiamo interpellato anche NTV Nuovo Trasporto Viaggiatori e ci hanno confermato che sui treni Alta Velocità Italo la sacca è solo consigliata ma non obbligatoria e non hanno intenzione di cambiare le loro regole. Le ferrovie svizzere invece, dal canto loro, specificano che “non è necessario riporla in una sacca”, bisogna solo evitare che “sporchi gli spazi occupati”.

L’incontro con i vertici Trenitalia e la petizione online

Come FIAB abbiamo immediatamente chiesto a Trenitalia un confronto su questo argomento che è stato fissato per il 6 marzo. Ovviamente sarebbe stato molto meglio parlare con le realtà che si occupano di mobilità attiva e sostenibile prima di prendere questa decisione che, secondo noi, va a disincentivare l’uso combinato treno+bici, su cui da anni ci battiamo.

Nel frattempo online sono stati lanciati appelli e petizioni, come quella di Floriano Iodice sulla piattaforma Change.org che invitiamo a sottoscrivere. Iodice è un “pendolare ad alta velocità” che si sposta da Napoli a Roma, dal lunedì al venerdì, con una bici pieghevole al seguito dal 2013. Nelle sue parole c’è la preoccupazione di moltissimi passeggeri che riferiscono problemi legati per esempio ai vagoni dei Frecciarossa 1000. Infatti, su questi treni, nella seconda classe, non ci sono bagagliai idonei e disponibili per accogliere le pieghevoli.

Sosteniamo quindi questo messaggio da cui emerge non solo il disagio per le modalità di trasporto, ma anche il disappunto di chi rivendica il diritto e l’importanza di spostarsi in maniera sostenibile, per cui dovrebbe essere agevolato, favorito, messo in primo piano e non, al contrario, ostacolato da un regolamento “sorpassato”.