Treno+Bici. Per potenziare il servizio l’Italia adotta il modello asiatico

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[3 aprile 2017: l’avevate capito che era un pesce d’aprile, vero? by Sfilettato].

“Finalmente anche l’Italia avrà un servizio Treno+Bici in grado di soddisfare la forte domanda” esclama Giulio Lettato della Direzione di SFI (Servizi Ferroviari Italiani).

Una domanda effettivamente sempre più in crescita per l’aumento dei cicloturisti che visitano il nostro Paese, anche a seguito dell’inaugurazione di nuove importanti ciclovie regionali e nazionali.

SFI annuncia che verranno apposti una serie di ganci ai lati delle carrozze ferroviarie per poter trasportare le biciclette appese fuori dai finestrini. Con questo accorgimento ogni vagone potrà trasportare fino a 20 bici (10 biciclette per lato).

“Abbiamo adottato gli accorgimenti tecnici da molto tempo attuati, con successo, da Indian Railways e Tale-banRail”, spiega il dirigente di SFI Lettato “Questo provvedimento, con l’adeguamento di tutti i convogli ferroviari, porterà presto il nostro servizio al livello dei Paesi più avanzati in termini di intermodalità treno+bici. Invece di seguire i costosi “modelli europei”, quelli che le associazioni ciclistiche italiane (tipo la FIAB) ci chiedono di attuare da anni, abbiamo preferito guardare ad altri Paesi dove questa modalità di spostamento è veramente diffusa e funzionante. Il “modello asiatico” è decisamente il migliore: costa meno ed è più veloce attuarlo e, per farci stare tantissime bici, non c’è bisogno di sottrarre posti a sedere nelle carrozze”.

La presidente FIAB, Giulietta Pagliaccio, dichiara “Questo provvedimento giunge inaspettato. Serve un approfondimento tecnico: in prima analisi siamo un po’ perplessi per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza e della praticità. Però finalmente siamo d’accordo tutti, mi sembra, che occorre dare un servizio treno+bici adeguato alla forte domanda, più diffuso e facile da usare, perlomeno se vogliamo che la nostra economia turistica peschi nel mare magnum del cicloturismo. E dobbiamo sbrigarci perché la concorrenza è tanta e, com’è noto, chi dorme non piglia pesci”.

Intanto SFI non ha dubbi “Il servizio si rivelerà vincente. Ne siamo convinti, tanto che stiamo addirittura pensando di estendere il servizio anche per il trasporto di altro materiale”.