La Grande Pedalata della Val Belluna

La Grande Pedalata della Val Belluna

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Domenica 23 settembre 2018, organizzata da FIAB Belluno e FIAB Feltreinbici nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità con la collaborazione di DolomitiBus e Trenitalia, per promuovere il percorso ciclabile Belluno-Feltre in destra Piave. Un percorso di cui anche il Coordinamento Veneto FIAB ha richiesto  la realizzazione negli anni scorsi con diverse manifestazioni.

Comunicato stamoa di Belluno e Feltre
La FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Belluno ormai da 18 anni lavora incessantemente per la realizzazione del percorso ciclabile Belluno-Feltre. Già nell’ottobre del 2000 venne inviata una lettera alla Provincia e alle Autorità locali che iniziava con le parole “Abbiamo un sogno…”.

A distanza di 18 anni abbiamo ancora lo stesso sogno: la Ciclabile Belluno – Feltre. Sogno condiviso da molte associazioni che, domenica 17 giugno 2012, con il motto “Vogliamo Belluno – Feltre Ciclabile!” si diedero appuntamento in bicicletta nella splendida piazza di Mel. Sogno condiviso anche dal Coordinamento Regionale FIAB che nel maggio 2015 organizzò una manifestazione regionale FIAB pedalando in Val Belluna.

Sogno che, con “La Grande Pedalata della Val Belluna” in occasione della Settimana Europea della Mobilità, ci porterà di nuovo in bicicletta da Belluno a Feltre, domenica 23 settembre. Pedaleremo con lo stesso motto “Vogliamo Belluno – Feltre ciclabile” ma questa volta aggiungiamo “anche in destra Piave”.

Molto è stato fatto in questi 18 anni: il percorso ciclabile Belluno-Feltre in sinistra Piave, a parte il pericoloso dosso di Villa Buzzati proprio in uscita dal capoluogo, è praticamente realizzato. Ma, se davvero si vuole sviluppare il cicloturismo in val Belluna, è necessario un percorso ciclabile anche in destra Piave.

Chiediamoci: Perché la Val Belluna non è un paradiso del cicloturismo come le vicine  Valsugana, Val Pusteria, Val Venosta? Perché la Belluno-Feltre non è come la Dobbiaco-Lienz, letteralmente invasa da centinaia di migliaia di ciclo-turisti ogni anno? La risposta è semplice, perché manca un percorso ciclabile continuo, diretto, facilmente individuabile, ben segnalato e facile tra Belluno e Feltre in destra Piave.

E sottolineiamo “in destra Piave”, perché in destra Piave corre la ferrovia e l’accoppiata vincente per il cicloturismo è Bicicletta + Treno. Tutti i percorsi cicloturistici famosi: la Dobbiaco-Lienz, la Val Venosta, la Valsugana, la Val Pusteria, e ancora la ciclabile della Drava, la ciclabile del Danubio, la ciclabile della Loira ecc. ecc. sono serviti dalla ferrovia, quindi è essenziale che la ciclabile Belluno-Feltre corra in destra Piave.

Non solo l’accoppiata treno+bicicletta favorisce il cicloturismo, ma permette anche l’intermodalità, tema della Settimana Europea della Mobilità 2018. Permette cioè di spostarsi tra i centri abitati della val Belluna in bicicletta, sfruttando la possibilità di caricare la bicicletta sul treno, per recarsi al lavoro o andare a scuola. Lo fanno in Olanda, in Danimarca, in Svezia, in Norvegia dove le condizioni climatiche sono come le nostre se non peggiori, perché non dovremmo farlo anche noi in val Belluna?

Ma ci sono anche altri motivi per cui è essenziale la Belluno-Feltre in destra Piave:

  •  perché così viene a completarsi la Lunga via delle Dolomiti da Dobbiaco a Primolano
  •  perché si realizza un collegamento tra le due ciclo-vie internazionali che già attraversano la Provincia: la Monaco-Venezia e la Claudia-Augusta
  •  perché rientra nel progetto “Ciclabile del Piave”, già realizzata nelle provincie di Treviso e Venezia
  •  perché si viene a creare un anello ciclabile tra Belluno e Feltre di oltre 70 km.

Il percorso ciclabile in destra Piave è già realizzato da Belluno a Santa Giustina, ma poco dopo Santa Giustina, in località Salmenega, si interrompe e per coprire i 5 km da Salmenega a Busche si è obbligati a pedalare sulla trafficata e pericolosa strada statale 50.

“FIAB Belluno Amici della Bicicletta” e “FIAB Feltreinbici” chiedono quindi alle Autorità che il tratto ciclabile tra Salmenega e Busche venga completato nel più breve tempo possibile, chiedono che la costruzione del previsto ponte ciclabile sul torrente Salmenega e la realizzazione del percorso ciclabile fino a Busche abbiano priorità assoluta rispetto ad tutti gli altri interventi in programma sul percorso ciclabile Belluno Feltre in destra Piave.

Abbiamo già individuato e presentato un tracciato ciclabile tra Salmenega e Busche con caratteristiche di linearità, minimi dislivelli e sicurezza per i ciclisti. Chiediamo che questo tracciato venga preso in seria considerazione perché solo un percorso ciclabile lineare, facilmente individuabile e con minimi dislivelli risulta attraente per cicloturisti e ciclisti di qualsiasi tipologia: la Dobbiaco-Lienz insegna.

Concludendo la ciclabile Belluno-Feltre in destra Piave, servita dalla ferrovia che, una volta elettrificata, permetterà di trasportare un maggior numero di biciclette, è “conditio sine qua non” per lo sviluppo ciclo-turistico della val Belluna e per una nuova mobilità imperniata sull’intermodalità treno-bicicletta per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro e casa-scuola.