EnjoyRespectVenezia: il divieto bici nella campagna per un turismo sostenibile…

EnjoyRespectVenezia: il divieto bici nella campagna per un turismo sostenibile…

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Ce ne eravamo occupati nei mesi scorsi. Il divieto di circolazione in bicicletta, anche a mano, per le vie di Venezia (fatta eccezione per i soli residenti e per i bimbi fino a otto anni) è stato ora inserita nel sito del comune tra altri comportamenti sanzionati, questi sì, perché incivili come il gettare rifiuti a terra. Si chiama EnjoyRespectVenezia la campagna che l’amministrazione Brugnaro ha messo in piedi e che andrebbe a tutela di una città delicata e fragile dal punto di vista della viabilità.

“Per conservare l’integrità e l’autenticità di Venezia è necessario un turismo sostenibile e in armonia con la vita quotidiana dei residenti”, leggiamo sul portale del comune di Venezia. In più, secondo gli estensori di queste norme è necessario un turismo “che non ostacoli lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”. Ma sorge un dubbio: come potrebbe mai il cicloturismo danneggiare le realtà commerciali della Serenissima?

Stiamo parlando di una città da dove passerà quella Ciclovia Adriatica che unirebbe la Puglia al Friuli Venezia Giulia collegando l’intero litorale. L’ordinanza antibici sembra non tenere conto nemmeno di un’altra infrastruttura come VenTo, la Torino-Venezia a ritmo lento seguendo il corso del Po.

In attesa dunque di capire se Venezia possa un domani mitigare l’ordinanza anti-bici, il tema è quello dei parcheggi che il comune offre ai pendolari delle due ruote. L’amministrazione informa che presso la stazione ferroviaria Venezia Mestre è attivo il BiciPark, con 800 posteggi bici sicuri. Struttura che però non avvantaggia del tutto il cicloturismo sul territorio: la domenica è chiusa.