Veni, vidi, by bici: “l’uomo, la Terra”

Veni, vidi, by bici: “l’uomo, la Terra”

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Il 16 giugno io e Giuseppe partiremo per un lungo viaggio in bicicletta. Andremo da Ostia a Parigi in 20 tappe. E’ il quinto anno ormai che con le nostre associazioni, FIAB Roma – Ostia in Bici e il Gruppo Donatori Volontari di Sangue del G.B. Grassi di Ostia organizziamo un cicloviaggio allo scopo di promuovere quello che sono gli obiettivi fulcro delle nostre associazioni: la donazione del Sangue e la diffusione della cultura della bicicletta. Entrambi nobili obiettivi e apparentemente senza punti in comune, ma entrambi sono legati ad un concetto di libertà, salute, altruismo.

Negli anni passati siamo arrivati a Milano, nell’anno dell’EXPO, abbiamo fatto due volte il giro del Lazio, e poi sulla costa adriatica, a San Benedetto del Tronto, per portare solidarietà ai terremotati. Abbiamo pedalato sempre in 5 o 6 persone accompagnati da un autista con furgone per il trasporto bagagli. Quest’anno tuttavia abbiamo voluto aggiungere al viaggio un brivido in più per aumentarne l’eco mediatico e diffondere ancor meglio il messaggio che è nostra intenzione trasmettere.

Tanti chilometri, forse è questo il “brivido in più“. Non siamo pedalatori formidabili, la nostra attività ciclistica si ferma a qualche passeggiata con la citybike insieme a FIAB Roma – Ostia in Bici e l’annuale appuntamento con Veni, Vidi by…Bici. Ecco che per noi fare questi 1875 Km portando sulle bici anche i nostri bagagli diventa un impegno considerevole. Se poi vogliamo metterci che non siamo proprio “ragazzi“, siamo ben oltre i 60, ecco che ciò è sufficiente per farci guardare strano dalle persone a cui lo diciamo.

Quindi quest’anno saremo solo in due, io e Giuseppe. Il setaccio su cui sono passati i possibili partecipanti aveva i buchi molto piccoli questa volta.

Certo, quest’anno ci stiamo allenando, tre mesi prima abbiamo iniziato ad andare 3 o 4 volte alla settimana in bici per allenarci ed io, visto che ero molto sovrappeso, ho fatto una piccola dieta (ora sono un pò più leggero). Personalmente ho anche comprato una nuova bicicletta, una MTB piuttosto leggera e l’ho configurata per andare su strada. Giuseppe invece è molto più leggero di me e può permettersi di partire più spensierato.

E poi ci sono le salite, quelle che a me terrorizzano, quelle che mi hanno spinto ad allungare il percorso di circa 300Km pur di evitare gli altissimi passi alpini.

Partiremo il 16 da Ostia, un pò alla chetichella visto che la presentazione ufficiale l’avremo fatta una settimana prima con autorità, stampa, tv, amici e parenti. Bici cariche, magliette stampate ad hoc e bandierine che segnalano l’evento a chi ci vedrà passare, navigatore pronto, sguardo a nord… e via…

Prima tappa: Montalto di Castro, 113 Km. Ormai questo tratto lo conosciamo come le nostre tasche, fatto mille volte sia per le nostre escursioni che alla ricerca di un percorso adatto al cicloturismo da inserire nella rete di Bicitalia. Senza successo purtroppo, al momento è impossibile disegnare un tracciato che non includa qualche tratto di via Aurelia. Ci sono fiumi senza ponti e terreni privati preclusi più o meno lecitamente che impongono ai ciclisti di andare sulla SS1 per almeno tre tratti. Con la regione Lazio, FIAB Roma – Ostia in Bici collabora da tempo per provare e suggerire percorsi possibili, ma le forze politiche temporeggiano, rimandano, bocciano e quando stanno per fare qualcosa se ne vanno e gli altri ricominciano da capo. Ma noi non ci arrendiamo.

Seconda tappa: Grosseto. Anche in Toscana è necessario percorrere dei tratti di Aurelia, ma nei pressi del capoluogo c’è un’opera magnifica appena realizzata degna di un paese nord-europeo: il ponte sul fiume Ombrone che collega il parco dell’Uccellina alla città. Non vedo l’ora di immergermi in quei panorami e respirare i profumi dell’estate (sempre che quest’anno arrivi!) in quei luoghi idilliaci. Nei pressi di Grosseto ci verrà incontro una piccola delegazione di FIAB Grosseto Ciclabile per salutarci e al solito dare visibilità all’evento, anche localmente.

I due giorni successivi pedaleremo verso Marina di Cecina, 100Km, e Marina di Carrara, 118Km, sempre in pianura. Passeremo per Livorno e Viareggio e godremo delle meravigliose ciclabili che il territorio offre.

Ed ecco la Liguria, con le sue meraviglie, ma anche con le prime salite; infatti tappa corta, 62Km, ma impegnativa tra le montagne delle cinque terre attraverso La Spezia fino a Levanto. Poi altri 95Km per arrivare finalmente a Genova.

Qui, il giorno successivo, dovremmo incontrare gli amici di FIAB Genova – Amici della Bicicletta e la Croce Rossa Italiana per salutarci e socializzare. Nostro desiderio è anche quello di portare un piccolo simbolo di solidarietà alle vittime del ponte Morandi, ma non so se sarà possibile.

Ed ecco la Riviera Ligure, costa costa la percorreremo in tutta la sua bellezza, prima fino a Finale Ligure (71Km), poi Sanremo (77Km) ed infine in Costa Azzurra a Cannes (103Km), passando per Ventimiglia, Montecarlo, Nizza, Antibes. Non ho ancora avuto il piacere di scoprire questi luoghi, ma suppongo che siano meravigliosi.

Il 26 giugno, dopo abbondante colazione, inizieremo, dopo ancora un tratto di costa, ad assaggiare le montagne francesi. Non sono particolarmente ardite ma sempre prealpi sono e per questo da rispettare e temere. Attraverseremo il parco regionale di Verdon, costeggeremo il lago di Sainte-Croix, il fiume la Durance fino ad arrivare a Grenoble. Tutto questo in quattro tappe, Aups (103Km), Château-Arnoux-Saint-Auban (91Km), Saint-Julien-en-Beauchêne (75Km), Grenoble (78Km). Nei pressi di Grenoble porteremo le nostre ruote sullo spettacolare ponte tibetano di 180mt sul fiume Ebron.

Il 30 giugno proseguiremo per Aix Les Bains (85Km) sul lago di Bourget e quindi costeggiando il Rodano entreremo, dopo altri 91Km, nelle mille ciclabili di Ginevra, in Svizzera. Qui incontreremo una delegazione della Croce Rossa in occasione del 155° anniversario della Croce Rossa Internazionale (C.I.C.R.), a cui doneremo i nostri simboli (si, anche quelli porteremo nelle borse) e il 2 luglio cercheremo di riposarci e goderci la città in vista del giorno successivo.

2 Luglio. Da Ginevra saliremo (speriamo non al cielo) fino a 1250mt per scavallare un doppio passo attraverso Saint-Cergue fino a Champagnole (100Km), sarà la salita più dura, speriamo di non perdere la lingua sulla strada.

Da qui in poi saremo ritornati in Francia e 440Km di campagne, fiumi, argini, castelli, paesini e piccoli pendii ci divideranno da Parigi. Passeremo per Digione, Pacy-sur-Armançon, Sens.

A Parigi saremo il 7 luglio, resteremo la giornata dell’8 e parte del 9, per prendere in serata l’aereo e tornare a Roma, ma non prima di aver impacchettato e spedito bici e bagagli. Nella capitale cercheremo di incontrare qualche rappresentante della Conferenza sul clima (COP21) e della Commissione Europea.

Al ritorno (dopo esserci mooolto riposati) non mancheremo di raccontare com’è andata, le difficoltà, le persone incontrate, le cose belle e le cose che avremmo fatto diversamente ma, ne sono sicuro, non diremo mai: “ma chi ce l’ha fatto fare? “

A questo link il PDF del progetto con i tracciati

Giuseppe Di Lorenzo e Angelo Arelli