Un intero weekend con un ricco calendario di iniziative in tutta Italia per celebrare il cicloturismo. Due giornate, sabato 19 e domenica 20 giugno, per salire in sella alla propria bicicletta e andare alla scoperta di quanto di più bello l’Italia ha da offrire. È con questo spirito che FIAB e ActiveItaly, la rete di Tour Operator italiani specializzati nel turismo attivo e sostenibile, organizzano la prima edizione delle Giornate Nazionali del Cicloturismo, per promuovere il turismo in bicicletta come volano economico e chiave di rilancio per l’economia locale e per far ripartire il settore turistico in sicurezza.
Tutti possono avvicinarsi all’esperienza del cicloturismo partecipando alle tantissime e facili escursioni su due ruote proposte durante il week-end dagli operatori della rete ActiveItaly e dalle 190 associazioni FIAB locali presenti su tutto il territorio nazionale. Il calendario è in costante aggiornamento sul sito andiamoinbici.it.
I convegni
Per avvicinarsi alle Giornata Nazionali del Cicloturismo FIAB ha in programma il convegno “Cicloturismo come volano volano economico per per ripartire ” martedì 15 Giugno dalle 10 alle 11.30 su ZOOM (maggiori dettagli sul sito ufficiale). In più, lunedì 21 giugno, è previsto “Ricettività e impresa a due ruote”, un webinar di formazione organizzato da FIAB Marche con il patrocinio della Regione Marche (qui i dettagli per iscriversi).
FIAB e ActiveItaly
«Molte persone, nell’ultimo anno, hanno scoperto la bicicletta quale mezzo di trasporto sicuro negli spostamenti quotidiani e sono oggi pronte a trascorrere le vacanze sulle due ruote, incoraggiati anche dalla crescente popolarità delle biciclette elettriche a pedalata assistita che allargano la platea dei cicloturisti. – dice Alessandro Tursi, presidente di FIAB – Le Giornate Nazionali del Cicloturismo che abbiamo messo in campo con ActiveItaly saranno un momento di festa, ma anche l’occasione per mettere nuovamente in luce quanto ci sia ancora da fare per agevolare questa tipologia di vacanza. Mi riferisco, ad esempio, alla necessità di normalizzare e rendere flessibile l’intermodalità, ovvero la possibilità di accedere ai treni e agli altri mezzi di trasporto pubblico locale con la propria bici al seguito. Non meno importante è la messa in sicurezza, attraverso una specifica regolamentazione, delle strade cicloturistiche, dove sia definita la precedenza per chi si muove sulle due ruote. Il patrocinio all’iniziativa ricevuto da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ci rende orgogliosi in quanto riconosce e valorizza il trentennale impegno di FIAB nel promuovere ad ogni livello la mobilità ciclistica in ambito urbano ed extra-urbano».
«Il cicloturismo è un mercato in continua espansione che muove già centinaia di milioni di euro in Italia anche se molti dei Tour Operator della nostra rete hanno lavorato fino ad oggi quasi esclusivamente con gli stranieri – dice Monica Price, presidente di ActiveItaly. – La crisi del COVID ci ha portato a guardare con più attenzione al mercato interno che è pronto e desideroso di scoprire questa nuova modalità di turismo che, al contrario di quanto si possa pensare, è davvero adatto a tutti: famiglie con bambini, senior, giovani, adulti. Ci sono prodotti per ogni target, con escursioni e pacchetti che possono essere di mezza giornata, di una giornata intera o di più giorni, e con distanze totali che variano da pochi km a centinaia di Km. Il cicloturismo è una risposta concreta all’overtourism, perché valorizza le aree interne, i piccoli borghi e si sviluppa soprattutto in bassa stagione. È un turismo a emissioni zero, che crea delle connessioni reale tra i viaggiatori e le comunità locali. Non è quindi solo una questione di quantità, che pure esiste, ma anche di qualità, e siccome come imprenditori ci sentiamo responsabili del futuro dei nostri territori e del nostro pianeta abbiamo redatto un Manifesto per un Turismo Attivo e Sostenibile che invitiamo tutti a firmare. La partnership con FIAB e con tutti coloro che si occupano di mobilità sostenibile e ambiente è per noi strategica, perché ognuno deve fare la sua parte e perché si possa creare un’economia sana per le comunità».