Techfem, la prima azienda marchigiana certificata ‘bike friendly’

Techfem, la prima azienda marchigiana certificata ‘bike friendly’

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Si chiama Techfem la prima azienda marchigiana a ricevere la certificazione FIAB “Azienda Bike Friendly”, il riconoscimento rivolto alle imprese che si contraddistinguono per aver realizzato un ambiente di lavoro che incentiva l’utilizzo della bicicletta, promuovendo la ciclabilità anche nel territorio, attraverso iniziative e collaborazioni. L’azienda fanese, specializzata in engineering & project management, ha ottenuto il livello di certificazione Argento.

“Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio – commenta il CEO di Techfem Federico Ferrini – e alimenta la nostra mission verso la creazione di situazioni e ambienti che possano migliorare la qualità della vita dei nostri dipendenti e più in generale della comunità in cui viviamo”.

Buone pratiche per incentivare l’uso della bicicletta: l’esempio di Techfem

Ricordiamo che la certificazione FIAB “Azienda Bike Friendly” considera sei ambiti di azione e, a seconda degli standard soddisfatti, prevede tre livelli di merito: bronzo, argento e oro. Diverse sono quindi le iniziative che una società può mettere in campo, sia all’interno dei suoi spazi, sia all’esterno, lavorando in sinergia con altre realtà del territorio.

Techfem ha realizzato una bike station con 6 postazioni di ricarica per e-bike ed una colonnina per manutenzione e gonfiaggio bicicletta. Inoltre sono stati predisposti degli appositi spogliatoi con doccia per i dipendenti che raggiungono il luogo di lavoro in bici o che comunque praticano attività sportiva nella pausa lavoro.

Per la manutenzione dei mezzi, il personale dipendente ha a disposizione due appuntamenti annuali con un partner (Cascioli Bici) che si reca direttamente in azienda, mentre per la comunicazione interna è stato creato un canale esclusivamente dedicato alla mobilità sostenibile. Sono state attivate delle convenzioni con aziende del territorio per l’acquisto di biciclette e si incentiva il tesseramento a FIAB con delle agevolazioni.

Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, un’opportunità per le aziende Bike Friendly

Techfem dal 2021 è in prima linea con le iniziative che interessano la Settimana europea della Mobilità Sostenibile che si svolgono in città nel mese di settembre. Per l’occasione ha organizzato il «Techfem mobility time», un convegno importante dedicato alle innovazioni tecnologiche e alle best practice adottate da altre realtà a sostegno della mobilità sostenibile.

​Inoltre è stato allestito il Techfem mobility village, un incontro di professionisti, esercenti, personalità e cittadinanza con le ultime novità del mondo ciclabile. La rassegna si è poi conclusa con il Bike to Work: quest’anno oltre 60 persone hanno preso parte al gruppo partito dal centro di Fano per arrivare nella sede di Techfem, dimostrando che si può percorrere il tragitto casa-lavoro in sella alla propria bici.

​Il protocollo per la Mobilità di Distretto, per connettere l’area industriale con la città

Techfem è capofila del protocollo per la Mobilità di Distretto firmato nel settembre del 2023 durante la Sem. Si tratta di un progetto che punta sulla tutela dell’ambiente e sugli stili di vita sostenibili, focalizzando l’attenzione sulla mobilità attiva.

Accanto a Techfem troviamo altre aziende (Profilglass, Aset, Fano Center) oltre all’operatore TPL Ami-Adriabus e l’associazione FIAB Fano For-Bici. L’obbiettivo è quello di agevolare il percorso casa-lavoro, partendo dall’analisi delle abitudini di 1700 lavoratori e lavoratrici impiegati nel distretto industriale di Bellocchi che si trova alla periferia di Fano. Sono quindi stati somministrati dei questionari relativi alla mobilità, le cui risposte sono in fase di elaborazione da parte del Comune di Fano, partner pubblico del progetto. ​

Come sottolinea Valeria Lorenzelli, vicepresidente FIAB Italia che ha seguito il processo di certificazione di Techfem e consegnato l’attestato, “il ruolo di FIAB nei territori risulta strategico per attivare collaborazioni capaci di portare soluzioni concrete a favore della ciclabilità e della mobilità sostenibile. Il protocollo fotografa le abitudini di chi lavora nel distretto ma soprattutto evidenzia l’urgenza di un cambiamento a livello di infrastrutture, trasporti, servizi, perché la zona sia più accessibile in bicicletta, sicura e connessa con il centro città e perché le persone abbiano un’alternativa valida rispetto all’uso dell’auto privata“.