Che cicloturista sei? Al TTG di Rimini FIAB presenta i risultati dell’indagine nazionale. Tutti i dati

Che cicloturista sei? Al TTG di Rimini FIAB presenta i risultati dell’indagine nazionale. Tutti i dati

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Oltre il 70% dei cicloturisti raggiunge la destinazione del viaggio in treno e più dell’80% ritiene fondamentale poter caricare le bici su treni e bus anche negli spostamenti durante la vacanza. Sono questi alcuni dei dati emersi nella seconda edizione dell’indagine nazionale «Che cicloturista sei? Luoghi, trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative di chi viaggia in bicicletta» condotta, tra giugno e settembre 2023, da FIAB insieme all’Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e CIAB (Club Imprese Amiche della Bicicletta), su un campione di 2500 cicloturisti che hanno risposto online a una serie di domande. I risultati sono stati presentati oggi, 12 ottobre, in anteprima a TTG Travel Experience in corso alla Fiera di Rimini, nell’ambito del convegno “La metamorfosi del cicloturismo: da semplice vacanza in bicicletta a occasione per riallacciare il rapporto con lo spazio naturale”.

La versione integrale dei risultati della seconda indagine nazionale «Che cicloturista sei? Luoghi, trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative di chi viaggia in bicicletta» è disponibile e scaricabile dal sito FIAB.

SCARICA QUI LA PRESENTAZIONE DELLA RICERCA

Lo stand FIAB al TTG Travel Experience alla Fiera di Rimini

«Dopo la prima indagine condotta nel 2020, anche in questa seconda survey sul cicloturismo sono emersi chiari segnali di un fenomeno con un forte potenziale in crescita: una forma di turismo che riesce ad abbracciare la mobilità sostenibile e la fruizione dolce del territorio, con un’ulteriore estensione della varietà di luoghi visitati, delle scelte in tema di alloggio, dei trasporti combinati alla bicicletta, ma  anche delle differenti percezioni rispetto alla sicurezza», ha dichiarato Elena Maggi, professoressa ordinaria di Economia Applicata presso il Dipartimento di Economia e delegata del Rettore per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università dell’Insubria.

Mete preferite e servizi indispensabili

La survey ha preso in considerazione le informazioni di quel 70% del campione che, durante i propri viaggi in bicicletta, passa almeno una notte fuori casa spesso (28% dei rispondenti-cicloturismo abituale) o raramente (42% del totale-cicloturismo occasionale). Il restante 30% del campione include chi effettua escursioni in giornata. Dall’indagine è emerso che le mete preferite si trovano in Italia. Le regioni più gettonate sono quelle del nord  (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, ma anche Toscana), ma non mancano i viaggi all’estero (per il 23%).

I cicloturisti ‘abituali’, inoltre, pedalano anche in autunno e inverno (rispettivamente 51% e 19%): circa l’80% di loro preferisce luoghi extra-urbani (collina, campagna, lungo i fiumi), ma un buon  68% ricerca il piacere della vacanza su due ruote anche nelle città e nelle aree urbane. Risulta dunque cruciale anche la dimensione infrastrutturale e dei servizi a misura di bicicletta, testimoniata dalla rilevanza data sia alla possibilità di caricare le biciclette su treni e bus (circa l’88% lo ritiene molto importante) sia alla manutenzione delle aree esterne ai percorsi (cruciale per circa il 90% dei cicloturisti in generale). Interessante anche il dato che cattura l’estrema importanza data alla qualità dei percorsi ciclabili (95%) e alla presenza di servizi tecnici lungo i percorsi (78%), elemento che fa la differenza al momento della scelta dell’itinerario.

La presentazione al TTG con Antonio Dalla Venezia, Paola Piacentini, Monica Price, Daniele Crotti

Le strutture ricettive

In tema di organizzazione della vacanza, mentre il 92% dei cicloturisti ‘abituali’ si muove prevalentemente in autonomia, fra quelli ‘occasionali’ appare ancora significativo l’appoggio per il 28% ad associazioni ciclo-ambientaliste – come FIAB – e/o tour operator (9%). Dati questi confermati anche dall’esperienza dei tour operator della rete Active Italy. L’analisi quindi suggerisce un auspicabile incremento dello sforzo promozionale da parte delle agenzie nel creare itinerari con luoghi attraenti e a misura di bicicletta.

L’intermodalità e la spinta delle ebike

Indagando invece la combinazione della bicicletta con altri mezzi di trasporto è emerso che i cicloturisti ‘abituali’ raggiungono le destinazioni utilizzando prevalentemente il treno (71%), che viene usato anche dal 64% per spostarsi fra diverse località della vacanza. L’intermodalità è quindi sempre più rilevante nello sviluppo del cicloturismo. Dall’indagine emerge che circa il 31% dei cicloturisti si sposta con bicicletta elettrica. L’88% degli ‘abituali’ ha comunque fatto regolarmente vacanze in bicicletta anche prima di usare le e-bike, mentre ben il 22% di quelli ‘occasionali’ si è avvicinato all’esperienza del cicloturismo proprio grazie alle e-bike, che risultano quindi determinanti per una fetta del settore.

In termini di scelte di alloggio e di servizi connessi alle strutture ricettive, i cicloturisti ‘occasionali’ risultano decisamente più esigenti degli ‘abituali’. Seppur siano fattore comune la scelta elettiva di B&B (per circa il 70% dei cicloturisti) e la presenza di ricoveri notturni sicuri per la bicicletta (più del 90%), in particolare per i cicloturisti ‘occasionali’ assumono crescente rilevanza la possibilità di avere pasti energetici e adatti a una vacanza attiva (77%), di poter lavare l’abbigliamento (59%), nonché l’opportunità di avere a disposizione mappe (68%), noleggiare le biciclette (41%) e poter fare escursioni guidate (43%).

Secondo gli intervistati l’e-bike consente di intraprendere itinerari con maggiori dislivelli (83%),  scegliere percorsi più lunghi (81%), aumentare il numero di viaggi durante l’anno (72%) e garantire un coinvolgimento di un pubblico non più giovanissimo (48%). «Con questa indagine – ha commentato Angelo Fedi, responsabile dell’Area Cicloturismo di FIAB – abbiamo voluto proporre anche una sezione dedicata alla percezione che hanno i cicloturisti rispetto al tema della sicurezza stradale, aspetto che preoccupa da sempre chi usa la bici come mezzo di trasporto all’interno delle aree urbane ma, ci siamo chiesti, quanto in grado di determinare la scelta delle destinazioni per le vacanze in bicicletta».

I dati raccolti confermano queste preoccupazioni, sia quando si attraversano aree urbane che fuori dai centri abitati. La principale fonte di preoccupazione è legata alla convivenza sulle strade con i veicoli motorizzati, tanto che spesso, muovendosi in bici, risulta difficile “evitare” situazioni potenzialmente pericolose. Sono però i cicloturisti ‘occasionali’ che soffrono maggiormente della scarsa sicurezza stradale, percezione che influenza negativamente le intenzioni di fare cicloturismo (3,5 su una scala 1-5) a tal punto che sono questi i più propensi a rinunciare alla vacanza indirizzando altrove la loro scelta. «Ecco quindi – ha concluso Fedi – che diventa fondamentale per le amministrazioni pubbliche di tutti i livelli, a partire dal governo centrale, mantenere e aumentare gli investimenti economici destinati alle ciclovie, in primis quelli previsti dal PNRR, per sostenere la crescita del comparto economico legato al cicloturismo».

Sull’indagine ha parlato anche Daniele Crotti, ricercatore in Economia Applicata presso il Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio dell’ateneo insubrico. «L’indagine conferma che il cicloturismo in Italia è un fenomeno economico che si sta arricchendo anno dopo anno di ricadute positive sulle economie locali e di maggiori opportunità per i turisti in bicicletta, sia nella varietà di scelta dei luoghi, sia nell’offerta di servizi adatti alle vacanze attive».