Con Ecf verso le votazioni europee: è tempo che l’Europa cambi passo

Con Ecf verso le votazioni europee: è tempo che l’Europa cambi passo

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Ecf, European Cyclists’ Federation, lancia una campagna rivolta agli europarlamentari perché la mobilità attiva entri a pieno titolo nella loro agenda politica. “Shift gears” (letteralmente “cambia marcia”) è lo slogan della campagna che ribadisce messaggi precisi, da ricordare in questa fase non solo all’elettorato ma soprattutto a chi ci rappresenta.

Nuovi strumenti e opportunità per la mobilità attiva in Europa

Nel prossimo mandato politico, per chi siede al Parlamento europeo ci saranno grandi opportunità e strumenti per garantire che la popolazione sperimenti i benefici della bicicletta. Innanzitutto , i deputati e le deputate possono appellarsi alla Dichiarazione europea sulla ciclabilità, adottata nell’aprile del 2024. Si tratta di una tabella di marcia politica strategica, unica nel suo genere, che illustra come le istituzioni dell’UE, insieme ai governi nazionali e locali, possono promuovere l’uso della bicicletta per migliorare la qualità della vita della popolazione. Inoltre gli eurodeputati possono richiedere che gli Stati membri utilizzino il nuovo Fondo sociale per il clima dell’UE per progetti che favoriscano l’accesso dei cittadini alla bicicletta. Infine, la Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, recentemente adottata, richiederà il parcheggio delle biciclette negli edifici residenziali e non residenziale.

Cosa possono fare gli eurodeputati? 6 azioni per il cambiamento

Con una grafica molto chiara ecco riassunte le sei azioni che possono fare la differenza per la ciclabilità. L’invito a sostenerle è rivolto agli europarlamentari a cui si chiede di prendere una posizione pubblicamente, sottoscrivendo il manifesto e diffondendolo per sensibilizzare il più possibile altre persone candidate. A questo link si possono consultare i nomi di chi ha sottoscritto l’appello.

“Shift Gear”, il manifesto per le votazioni europee

La bicicletta è un mezzo di trasporto dal grande potenziale: è democratica, conveniente e accessibile, adatta quindi alle persone di ogni livello di reddito. Promuovere la mobilità attiva significa mettere in campo politiche che contribuiscono a migliorare la salute della popolazione, a rafforzare l’industria europea della bicicletta generando milioni di posti di lavoro, ad avere un’aria più pulita, strade meno congestionate e città più sicure. Sono questi i benefici che ECF riassume sinteticamente in 4 aree.

  • Più equità sociale per la cittadinanza europea. La bicicletta è un mezzo di trasporto conveniente ed efficiente. La disponibilità di reti di infrastrutture ciclistiche sicure e ben progettate, insieme a servizi di bike sharing di facile accesso e insieme agli incentivi per l’acquisto e il noleggio di bici, consente ai cittadini di soddisfare le proprie esigenze di trasporto senza dover acquistare un costoso veicolo a motore e sostenere le spese annesse.
  • Più entrate turistiche per le imprese locali. Il cicloturismo rappresenta un valore economico annuo di 44 miliardi di euro. È collegato a 682.000 posti di lavoro nell’UE e ha lo stesso valore economico (se non di più)  del turismo da crociera. È un settore vitale per le economie locali.
  • Più posti di lavoro e un’economia più solida. Il settore della bicicletta impiega già circa 1,35 milioni di posti di lavoro nell’UE che, con il sostegno dell’Unione europea, può arrivare a oltre due milioni di posti. Molti di questi sono legati al turismo in zone rurali e sono spesso concentrati in paesi e città economicamente in difficoltà. Nuovi posti di lavoro possono far accrescere la produzione di biciclette in Europa e fornire redditi stabili a milioni di persone.
  • Clima e ambiente. L’UE non può raggiungere i suoi obiettivi in materia di clima e qualità dell’aria senza incentivare l’uso della bicicletta. Più ciclabilità significa aria più pulita e prevenzione di centinaia di migliaia di morti premature dovute all’inquinamento atmosferico.