Definanziamento delle ciclovie turistiche: la richiesta delle Regioni al Governo e l’appello di FIAB

Definanziamento delle ciclovie turistiche: la richiesta delle Regioni al Governo e l’appello di FIAB

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Una pessima notizia per chi da decenni lavora affinché l’Italia si trasformi in un Paese bike friendly. Il ministro delle Politiche Europee, Raffaele Fitto, non ha ancora dato indicazioni sul possibile, e a questo punto probabile taglio dei 400 milioni di euro destinati alle ciclovie turistiche per non meglio precisati “problemi autorizzativi”. Un patrimonio che garantisce lo sviluppo dei territori. Soprattutto di quelli lontani dalle principali rotte turistiche, con un giro d’affari e un indotto da miliardi di euro ogni anno. Di seguito la posizione FIAB sul definanziamento delle ciclovie turistiche.

La posizione di FIAB

“Esprimo forte preoccupazione e rivolgo un accorato appello al Governo perché ascolti quanto all’unanimità Regioni e Province Autonome, a prescindere dal colore politico, stanno chiedendo – ha dichiarato il Presidente FIAB, Alessandro Tursi -. La loro richiesta è ragionevole e punta a scongiurare una decisione che sarebbe dannosa per il Paese, sia per gli obiettivi di sostenibilità sia per tutti i benefici che potrebbero portare l’Italia a diventare una delle principali mete del turismo attivo. Se invece dovesse essere confermato il definanziamento delle ciclovie, si aggiungerebbe un’altra grave macchia a quanto fatto l’anno scorso con il taglio dei 90 milioni alle ciclabili urbane. Senza contare la modifica del Codice della Strada, che mira a scoraggiare pesantemente la mobilità attiva e quindi le utenze vulnerabili che, al contrario, andrebbero incentivate e protette”.

Definanziamento ciclovie turistiche: cosa chiedono le Regioni

Nel documento ufficiale diffuso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome si chiede di “mantenere il finanziamento della misura con le risorse PNRR”. Oltre che di “garantire comunque forme alternative di copertura finanziaria con risorse di competenza nazionale alle spese sinora sostenute e a quelle derivanti dalle procedure di gara e di affidamenti sino alla data della eventuale esclusione di tali interventi dal PNRR”.

Nei mesi scorsi FIAB e altre associazioni si erano opposte al rischio definanziamento delle ciclovie turistiche, con il taglio dei 400 milioni di euro. Come ha spiegato la Conferenza delle Regioni ad oggi “da parte del Governo non sono state fornite le necessarie chiarificazioni per fugare le preoccupazioni espresse”. Tutto questo clima di incertezza mette ovviamente a rischio lo sviluppo e gli investimenti sulla rete delle ciclovie turistiche per le quali FIAB si batte da sempre.